Dieselgate: Fca nel mirino dell’Authority Usa

Lo scandalo Dieselgate rischia di travolgere anche Fca. Le Authority statunitensi accusano infatti la casa automobilistica Fiat Chrysler di aver falsato i dati sulle emissioni e minacciano una multa da 4,6 miliardi di dollari. Dopo lo scandalo che aveva travolto Volkswagen ma di fatto risparmiato l’ex casa torinese, ora gli strali dei controllori americani si abbattono sul gruppo guidato da Sergio Marchionne che però nega ogni illecito e ogni similitudine con il caso Volkswagen.

“Abbiamo la coscienza pulita” e precisa che colloqui con l’Epa sono in corso da oltre un anno.

 Scondo l’Epa, l’l’Agenzia di protezione ambientale americana, Fca avrebbe violato le norme sulle emissioni di circa 104.000 veicoli, in particolare Grand Cherokee e Dodge Ram.

 Le autorità indagano per verificare se il software montato sulle vetture sia stato truccato.

“Tutte le case automobilistiche devono giocare secondo le stesse regole”, ha messo in evidenza l’Epa. “Ancora una volta una casa automobilistica ha assunto una decisione per schivare le regole ed è stata scoperta”. Non si è fatta attendere comunque la replica del gruppo e di Marchionne, che si è detto “molto disturbato” per il modo in cui è stata resa pubblica la notizia, vista tra l’altro la collaborazione che il gruppo sta fornendo all’agenzia da diversi mesi.

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