Berlusconi: Corte di Strasburgo archivia il caso senza una sentenza
1 min readLa Corte Europea dei Diritti umani ha deciso di “cancellare dal ruolo” il ricorso di Berlusconi contro la sua incadidabilità per la legge Severino, come richiesto dallo stesso leader di Forza Italia,a ritenendo che nella vicenda “non vi sia alcuna circostanza speciale riguardante il rispetto dei diritti dell’uomo”, quindi senza dire se i diritti dell’ex premier sono stati violati o no.
Non si saprà mai se obbligando Silvio Berlusconi a lasciare il suo seggio in Senato nel 2013, e impedendogli di presentarsi come candidato alle elezioni, comprese quelle dello scorso 4 marzo, in base a quanto previsto dalla legge Severino, l’Italia abbia violato o no i suoi diritti.
La Grande Camera della Corte ha deciso infatti in via definitiva, a maggioranza, di accettare la richiesta di Silvio Berlusconi, inviata lo scorso 27 luglio, di non emettere una sentenza sul suo ricorso. Nella lettera – si legge nella decisione della Grande Camera – Berlusconi affermava che data la sua riabilitazione, decisa dal tribunale di Milano, una sentenza della Corte di Strasburgo sul suo ricorso non avrebbe avuto alcun risultato utile dato che il divieto a presentarsi come candidato era terminato e che non poteva esserci alcun modo per rimediare alla decadenza del suo mandato di senatore e all’incandidabilità.