Calcio, Firenze si conferma stregata per il Napoli frenato da Lafont
3 min readL’anno scorso la trasferta di Firenze dopo la vittoria all’Allianz Stadium per 1-0, mise una pietra tombale sul sogno scudetto del Napoli di Sarri. Da -1, il Ciuccio precipitò a -4 dalla Juventus capolista e addìo sogni di gloria. Quest’anno invece la partita del Franchi rischia di far precipitare i partenopei di Ancelotti a -11 dalla Vecchia Signora dopo i due punti rosicchiati ai bianconeri nel precedente turno di campionato. Fiorentina-Napoli, anticipo del sabato della 23° giornata, termina 0-0 e gli azzurri in tal modo non riescono a mettere pressione ai bianconeri attesi domenica dal Sassuolo in quel di Reggio Emilia e alle prese con l’emergenza difesa (6 reti incassati da Madama nelle ultime due uscite tra Coppa Italia e Serie A). Il punto del Franchi consente al Napoli di portarsi a -8 dalla capolista che ora però ha l’opportunità di allungare ulteriormente. Diciamolo chiaramente: ai punti, come nel pugilato, avrebbe vinto il Napoli. Non tanto per il gioco espresso: sotto questo aspetto infatti Insigne e compagni non hanno impressionato più di tanto. Contando le opportunità sprecate, allora Carlo Ancelotti ha tanto da recriminare. Ma il calcio non è la boxe. Per la Fiorentina, invece, il pareggio è un ottimo risultato, soprattutto alla luce di come lo ha dovuto difendere negli ultimi 20 minuti di gioco, ovvero: con un paio di giocatori acciaccati perchè Pioli aveva finito i cambi.
Carletto non fa calcoli, è Lafont show. Nonostante l’impegno di giovedi prossimo a Zurigo per l’andata dei sedicesimi di Europa League, Ancelotti schiera il miglior Napoli, anche se deve fare a meno di Albiol, infortunato, e di Marek Hamsik che, ieri, è volato in Slovacchia dove attenderà gli sviluppi della trattativa con i cinesi del Dalian: anche se la trattiva rimane complicata. A De Laurentiis non è piaciuto il comportamento del club orientale nelle modalità di pagamento e ha puntato i piedi. Alla fine però l’affare si farà. Tornando alla partita: nella Viola Benassi e Milenkovic sono assenti per squalifica, mentre Vitor Hugo è in panchina. Il primo tempo è piacevole, nella fase iniziale il Napoli conserva il possesso palla creando un paio di occasioni pericolose. Lafont inizia il suo confronto personale con gli attaccanti avversari a partire dal 7’, quando respinge un tiro ravvicinato di Zielinski: sulla ribattuta, Insigne calcia fuori. Quattro minuti più tardi è ancora l’estremo difensore francese a superarsi su Mertens. La Fiorentina invece impegna Meret solo in un’occasione. Nella ripresa il copione non cambia e si apre con un altro prodigio di Lafont che si distende e devia una conclusione ravvicinata di Zielinski, liberato da un cross di Callejon. L’interessante 20enne portiere francese nato in Burkina Faso è insuperabile. Ancelotti allora toglie uno spento Mertens per inserire Milik. Proprio l’attaccante polacco, però, a pochi secondi dalla fine, si divora una palla gol clamorosa. Il triplice fischio di Calvarese dopo 6 minuti di recupero è un’autentica liberazione per la Fiorentina che mette nel carniere un punto prezioso per continuare a sognare il ritorno in Europa.