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Calcio, Nations League: è Biraghi l’esorcista di Mancini

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Maledizione esorcizzata all’ultimo respiro, tabù sfatato in pieno recupero. E’ il 26enne Cristiano Biraghi l’esorcista di turno. A Chorzow, il difensore azzurro che milita nella Fiorentina, al 92′ sigla l’1-0 che in un colpo solo consente all’ItalMancini di scacciare i fantasmi della retrocessione e di creare i presupposti per dare l’assalto al primo posto nel girone di Nations League il 17 novembre prossimo al Meazza di Milano. Al momento la classifica del Gruppo 3 recita: Portogallo 6 punti,  Italia 4, Polonia 1. Polacchi aritmeticamente retrocessi in B e fischiatissimi dal pubblico di casa. Pertanto, con 2 vittorie nelle prime 2 giornate il Portogallo rimane in fuga: ai campioni d’Europa in carica basterà una vittoria nelle prossime 2 partite per avere la certezza di avanzare alla Final Four. Quindi, anche se gli azzurri riuscissero a battere i lusitani a San Siro, poi la Nazionale del c.t. Fernando Santos avrebbe a disposizione un altro match-point in casa contro la Polonia, come detto già out. Al di là di tutto, godiamoci questo ritorno alla vittoria che in casa azzurra mancava da un anno; anche perchè è una vittoria bella e convincente. L’Italia ha giocato bene, creato e sprecato tanto, in sintesi: ha strameritato di vincere. Una gran bella e salutare boccata d’ossigeno per il nostro calcio, sempre più in affanno a tutti i livelli. A partire dalle pseudo-istituzioni.

La cronaca del match. Sul piano del gioco: un segno di continuità con la prima frazione di gioco di Italia-Ucraina di mercoledi scorso. Nel primo tempo infatti gli azzurri dominano: colpiscono la traversa per due volte, prima con Jorginho, poi con Insigne. A seguire è il portiere polacco della Juventus Szczesny a salvare per tre volte il risultato. Nella ripresa il copione non cambia: gli uomini di Mancini continuano a ruminare calcio, sprecano più volte e rischiano pure la beffa su un improvviso contropiede dei padroni di casa. Nella circostanza, Grosicki e Milik sprecano clamorosamente. L’ItalMancini è perfetta ma soffre l’assenza di un bomber vero, un bomber di ruolo. Il “trio-maravilla” Chiesa-Insigne-Bernardeschi incanta ma non punge. Il “Mancio” però, come a Genova contro l’Ucraina, insiste con l’attaco leggero. Ciro Immobile parte dalla panchina, e ci rimane. Nel finale infatti entrano Kevin Lasagna (attaccante dell’Udinese) e Piccini (terzino del Valencia). Al 92’, Biraghi insacca da due passi. L’Italia torna a vincere. Era ora.

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