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Cambiamenti climatici: lontani gli obiettivi 2020 per diminuire l’inquinamento globale

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Il mondo sta perdendo la “migliore occasione” per scongiurare gli effetti del cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020. Sebbene la Terra già ora sia colpita da super tempeste, siccità e inondazioni provocate dall’innalzamento dei livelli dei mari, le emissioni di gas serra continuano a crescere e uno studio del World Resources Institute mostra che i tentativi di limitare la crescita delle temperature stanno fallendo.

L’obiettivo per il 2020 infatti, è quello di non andare oltre un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi. Alcuni progressi sono stati fatti nelle energie rinnovabili e nella finanza green, ma in molti altri settori il rapporto parla di misure “insufficienti”.

Sotto accusa in particolare i combustibili fossili, che producono gas serra e a fronte di centrali a carbone che sono state chiuse, nel rispetto degli obiettivi della campagna 2020, molte altre nuove sono state costruite.

Il carbone, insomma, continua ad accrescere la propria quota di produzione di energia. E il rischio di arrivare a un punto di non ritorno appare drammaticamente sempre più concreto.

Ma cosa si può fare concretamente contro l’inquinamento globale?

In primis aumentare la quota di elettricità da fonti rinnovabili che non solo ridurrebbero le emissioni di gas serra, ma migliorerebbero anche le condizioni di salute e offrirebbero opportunità di lavoro. Secondo Mission 2020, nei prossimi due anni le energie rinnovabili dovrebbero fornire almeno il 30% di tutta l’elettricità, le centrali elettriche a carbone esistenti dovrebbero andare offline e non dovrebbero essere costruite nuove centrali a carbone.

Inoltre le stime mostrano che entro il 2020 l’elettricità da fonti rinnovabili sarà costantemente più economica dell’elettricità proveniente dalla maggior parte dei combustibili fossili, indicando un possibile punto di svolta nella transizione verso una potenza a basse emissioni di carbonio. Raggiungere il 30 percento entro il 2020 è a portata di mano se le tendenze attuali accelerano.

Altra pietra miliare di Mission 2020 riguarda il trasporto: l’obiettivo è arrivare a zero emissioni. Ciò significa che i veicoli elettrici dovrebbero rappresentare il 15-20% delle vendite di auto nuove; gli standard di efficienza per autobus e camion dovrebbero essere più alti del 20%; l’attuale quota di mercato per il trasporto pubblico dovrebbe raddoppiare; le emissioni del trasporto aereo dovrebbero diminuire del 20%; e dovremmo eliminare le emissioni dal settore marittimo.

In Nord America, solo il 7% di tutti i viaggi avviene sui trasporti pubblici, quindi le città dovrebbero adottare politiche che incoraggino le persone a ridurre l’uso dell’auto privata.

Mission 2020 chiede inoltre la fine della deforestazione: al fine di preservare i numerosi benefici ambientali, sociali e climatici che le foreste forniscono. Allo stesso tempo, i gestori forestali, gli agricoltori e le industrie agroalimentari dovrebbero ripristinare almeno 150 milioni di ettari di terra disboscata o degradata, ridurre la pressione per eliminare la foresta aggiuntiva e attuare pratiche agricole che rimuovono la CO2 dall’atmosfera piuttosto che aggiungerla.

Sul fronte delle industrie: Mission 2020 chiede ai governi e agli investitori di spendere almeno 300 miliardi di dollari l’anno in infrastrutture compatibili con il clima, oltre ai 6 trilioni di dollari necessari per costi infrastrutturali costanti. I nuovi edifici dovrebbero essere costruiti secondo standard di energia zero, e almeno il 3% degli edifici esistenti dovrebbe essere aggiornato a tali standard ogni anno.

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