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Caso Diciotti: la Procura di Catania chiede l’archiviazione per Salvini

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Come fece per la busta contenente l’avviso di aperture delle indagini nei suoi confronti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha aperto e letto in diretta Facebook, dal suo ufficio al Viminale, la lettera che conteneva la notizia dell’archiviazione delle accuse per il caso della nave Diciotti con a bordo migranti.

 “Ho formulato richiesta motivata di archiviazione” si legge nel documento ricevuto dal vicepremier. La Procura di Catania scrive ancora che il ritardo nello sbarco dalla nave è “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti (e il 24 agosto si è riunita la Commissione europea) in un caso in cui secondo la convenzione Sar sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro”. Il Tribunale dei ministri etneo ora – dopo la richiesta – ha 90 giorni per decidere. 

Il leader del carroccio ha poi affermato: “I 35 euro al giorno per i migranti diventeranno molti di meno, abbiamo messo a punto un documento d’intesa con Anac e il presidente Cantone”.

Il vicepremier – sempre dal profilo social – ha annunciato: “Sarò lunedì in Ghana per siglare diversi accordi. Vogliamo che quei ragazzi abbiano un futuro a casa loro”. Poi è tornato a parlare del decreto sicurezza: “Ieri battaglia in Commissione in Senato, ma il dl è chiuso, arriva in aula lunedì. Fra martedì e mercoledì è legge, il senato la dovrebbe approvare. Grande soddisfazione, grande compattezza. Anche se i giornali dicono spaccatura tra M5s e Lega”.

E poi aggiunge che la prossima settimana ci sarà il Comitato per gli sgomberi a Roma. Si parlerà anche “dei servizi di ordine pubblico e di scorta, su cui si dovrà mettere un po’ di ordine” – dice ancora Salvini – “Ci sono più di 2.500 uomini della Polizia, Carabinieri, Finanza che tutti i santi giorni scortano centinaia di persone”, quindi “andiamo a ragionare su come tutelare chi deve essere tutelato”. Però, sottolinea Salvini, “non è una scelta politica, non è il ministro che decide chi sì e chi no, ci sono organismi scientifici e tecnici che decidono”. Sicuramente però, “il ministro puo dare indicazione di andare a verificare scorta per scorta, uomo per uomo, donna per donna. Perchè questi 2.500 uomini potrebbero essere utili anche sul territorio, quindi daremo delle regole”.

Oggi intanto è arrivata ai Questori la circolare in cui si chiede di dare priorità ai rimpatri. Attesa da tempo, la circolare è a firma del Prefetto Gabrielli nella sua veste di Direttore Generale della Pubblica Sicurezza ed ha ha come oggetto le “istruzioni operative ” finalizzate alle “attività volte al rimpatrio degli stranieri” e ricorda come “il tema dei rimpatri costituisca una priorità istituzionale”.

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