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Caso Diciotti, Salvini ci ripensa: “no al processo”

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Dietrofront del vicepremier, Matteo Salvini, sul caso della nave Diciotti. Il ministro dell’Interno spiega di aver agito “nell’interesse pubblico” e perciò chiede che venga negata l’autorizzazione a procedere dalla giunta del Senato. ‘La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’ Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale’ ha evidenziato Salvini. ‘Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo”.

L’annuncio del leader della Lega causa la durissima reazione dell’opposizione. Il Pd con Maurizio Martina va all’attacco via twitter: “Sequestrare persone in mare o in un porto non ha nulla a che fare con l’interesse pubblico. È contro la Costituzione. Salvini gioca allo sceriffo, si sente sopra la legge, ma poi vuole lo scudo del Senato. Si difenda nel processo e non dal processo”.

Intanto, stavolta sul caso della Sea Watch 3, l’ong tedesca Sea-Watch fa sapere di aver fatto ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo contro l’Italia dopo il rifiuto di accogliere in un porto italiano i 47 migranti soccorsi nel Mediterraneo. La Corte, dopo aver ricevuto le informazioni del governo italiano, starebbe procedendo alle valutazioni necessarie prima di decidere sul caso.

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