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Champions League: Napoli e Inter fuori tra i rimpianti

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Niente en plein, peccato. Venerdi prossimo 14 dicembre, nell’urna di Nyon per il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, per l’Italia ci saranno soltanto i nomi di Roma e Juventus. Niente da fare per Napoli e Inter: partenopei e nerazzurri retrocedono in Europa League e il rammarico è grande. Nella splendida cornice di Anfield Road, Liverpool batte Napoli 1-0: gli azzurri di Ancelotti non sfigurano, anche se a tratti, le folate “Reds” li asfaltano. Tante le occasioni da gol fallite dai ragazzi di Jurgen Klopp, alla fine però basta il gol dell’ex romanista Salah, detto “Momo”, nel primo tempo. Decisive anche le parate di un altro ex giallorosso: Alisson. Il portiere brasiliano è letteralmente strepitoso negli ultimi minuti su Milik. Passa il Liverpool insieme al Paris Saint Germain, corsaro per 4-1 a Belgrado contro la Stella Rossa. Ancora una volta, come qualche anno fa (quella volta Klopp allenava il Borussia Dortmund), Napoli beffato all’ultimo respiro in un girone di ferro. Comunque, bellissima per intensità e gesti tecnici la gara di Anfield; una gara che la compagine britannica vince meritatamente. Anzi, come detto, avrebbe potuto farlo con un risultato più largo se Mané non si fosse pappato diverse occasioni. Una cosa è certa: questo Napoli ha tutti i mezzi per provare a vincere l’Europa League, di cui di diritto diventa una delle grandi favorite.

Al Meazza, l’Inter si butta via. Contro il Psv Eindhoven, fanalino di coda del gruppo, la squadra di Spalletti non va oltre l’1-1: vantaggio olandese con l’interessante 23enne messicano Lozano. Pareggio di Icardi nel finale di match. Ma non basta perchè pareggia anche il Tottenham in casa del Barcellona: 1-1 al Camp Nou e ad andare avanti sono gli “Spurs” messi meglio negli scontri diretti con i nerazzurri. Grave involuzione quella dell’Inter incapace di superare tra le mura amiche un team senza più obiettivi. L’ennesima conferma che in Champions non ti regala niente nessuno visto che in caso di vittoria o pareggio, i club fanno cassa con i premi Uefa. E infatti, a San Siro, gli olandesi giocano una gara vera. Lautaro getta al vento la palla del sorpasso e il contemporaneo 1-1 del Tottenham in terra catalana condanna Spalletti. Un flash determinante: c’è un momento, quello che intercorre tra il gol di Icardi e la rete di Lucas a Barcellona, in cui i quattro difensori interisti iniziano a passarsi la palla in orizzontale aspettando che il tempo scorra e dimostrando palesemente di accontentarsi del pareggio, perchè contemporaneamente gli inglesi al Camp Nou stavano perdendo. Rimpiangeranno quegli istanti. Decisamente inutile e sterile poi l’assalto finale. E così, se ad agosto, dopo il sorteggio, il terzo posto nel girone poteva sembrare accettabile alla luce delle avversarie, ora no: perchè l’Inter nelle ultime due gare si è letteralmente gettata via. E la gente del Meazza va via contestando duramente i giocatori che escono a testa bassa, chi con le mani in faccia e chi con le mani tra i capelli per un’eliminazione che brucia tanto. Come, il Napoli, anche l’Inter potrà fare molta strada in Europa Leaue.

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