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Champions, rabbia Juve: partita perfetta ma 3 goal non bastano

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Juventus' coach Massimiliano Allegri shouts during a Serie A soccer match against Chievo Verona at the Bentegodi stadium in Verona, Italy, Saturday, Aug. 30, 2014. (AP Photo/Felice Calabro')

Juventus furibonda contro l’arbitro che in qualche modo avrebbe compromesso il passaggio del turno con quel calcio di rigore che farà discutere per molto tempo. Probabili imminenti ripercussioni per le dichiarazioni post partita di Buffon e Agnelli

Sarebbero dovuti bastare 3 goal per andare ai tempi supplementari ed invece quando ormai si attendeva solo il triplice fischio ne è arrivato uno solo di fischio, quello peggiore, quello che annulla 90 minuti leggendari e che consegna al Real Madrid il pass per la semifinale: calcio di rigore con tanto di espulsione per proteste nei confronti di Buffon. La doppietta di Mandzukic e la rete di Matuidi  riportano le cose incredibilmente in pari ma al minuto 93 Ronaldo serve un pallone in mezzo all’area per Vasquez che travolto da Benatia finisce a terra con conseguente calcio di rigore tra mille proteste, concluse con l’espulsione di Buffon. L’intervento del centrale bianconero è stato giudicato non da calcio di rigore soltanto dopo essere stato rivisto più volte, effettivamente Benatia travolge il giocatore del Real dopo aver toccato il pallone. Viene da chiedersi come abbia fatto Buffon a velocità normale ad essere così sicuro che non fosse calcio di rigore, oggi questi episodi prima di essere confermati vengono rivisti al Var (in molti paesi) segno che prima di esserne certo lo devi almeno rivedere. La reazione di Buffon molto probabilmente è stata scandita da una perdita di controllo forse più per quanto stava accadendo alla Juventus, piuttosto che per il calcio di rigore in se. Anche nel dopo partita, il portiere bianconero si è reso protagonista di alcune dichiarazioni da fine carriera: «Non puoi avere il cinismo di distruggere il sogno di una squadra. Non ha capito dov’era, non ha capito un c… , se non hai la sensibilità stai in tribuna a mangiare le patatine. Non ha avuto personalità su un episodio dubbio. Al posto del cuore ha un bidone dell’immondizia.Non sapeva che era la mia ultima partita in Champions? Con che coraggio mi ha espulso? L’arbitro ha avuto un abbaglio, lo accetto. Non accetto che un professionista che arbitra una gara simile con due squadre simili non abbia personalità, coraggio e capacità di essere sereno e tranquillo. Non ha visto la partita d’andata, era impreparato. Fischiare un rigore del genere, dopo una gara memorabile, espellendo uno mai espulso per proteste alla mia ultima gara non esiste. Sei un animale. Non esiste, 18 eroi hanno fatto qualcosa di epico».

Anche il presidente Andrea Agnelli, in toni molto più pacati, esprime il proprio dissenso e condanna fermamente la decisione Uefa di non adottare il Var in competizione di massimo livello come appunto la Champions League: «È evidente che il processo di accelerazione del Var in Champions e in Europa League debba essere portato avanti e io ci proverò. Oggi ci sono tanti Paesi che hanno implementato la Var, penso a tanti episodi che hanno penalizzato le squadre italiane. Qua si tratta di andare avanti dopo avere ampiamente meritato, non di vincere o di perdere. Qualche riflessione sul designatore e sulla sua evidente vanità va fatta, un designatore che ha una responsabilità così alta va cambiato».

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