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Confindustria: recuperato un milione di posti di lavoro ma è allarme giovani

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Il Centro Studi di Confindustria mette in luce che “E’ stato recuperato un milione di posti di lavoro”. Dal 2014 al secondo trimestre del 2017 l’incremento cumulato del Pil è stato del 3,0%, quello dell’occupazione del 3,7% e quello delle ore lavorate del 4,3%.

Nell’estate del 2017 gli occupati sono tornati sopra ai 23 milioni sui livelli di inizio 2008. I progressi sono stati notevoli e a fine 2018 gli occupati supereranno di 160mila unità il picco toccato nel 2008. Avevano toccato il minimo nell’autunno 2013 (-988mila unità).

“L’inadeguato livello dell’occupazione giovanile sta producendo gravi conseguenze permanenti sulla società e sull’economia dell’Italia, sotto forma di depauperamento de capitale sociale e del capitale umano”: per gli economisti di Confindustria è “una emergenza”, “il vero tallone di Achille del sistema economico e sociale italiano”; un “doppio spreco per il Paese”. “Si traduce in abbassamento del potenziale di crescita”, “vanifica in parte il potenziale delle riforme strutturali faticosamente realizzate”.

Confindustria aggiunge però che la fuga dei giovani all’estero per mancanza di lavoro costa all’Italia un punto di Pil all’anno, 14 miliardi di euro.

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