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Conte, summit Palermo: “Lavoriamo per ridurre la distanza tra le parti in Libia”

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Alla conferenza internazionale per la Libia iniziata ieri, il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha stretto le mani e posato per le foto di rito con i 38 capi delegazione che uno per uno sono stati ricevuti a Villa Igiea. Partecipano leader politici e alti rappresentanti di Italia, Algeria, Austria, Canada, Ciad, Cina, Congo, Repubblica Ceca, Egitto, Etiopia, Francia, Germania, Grecia, Giordania, Malta, Marocco, Paesi Bassi, Niger, Polonia, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Spagna, Sudan, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi, Regno Unito, Usa e anche i rappresentanti organizzazioni internazionali.

Alla “welcome dinner” Conte, ha lanciato un appello per il “dialogo e l’inclusione” tra i capi delle delegazioni libiche presenti: “chiedo a tutti, pur nel rispetto delle posizioni di ciascuno, di vivere questa conferenza con uno spirito costruttivo con il desiderio di lavorare per il bene della Libia e del suo straordinario popolo”.

Il premier italiano ha poi spiegato: “la Conferenza di Palermo è una tappa di un percorso più ampio che non è iniziato certo oggi e che non finirà domani. Il percorso verso la stabilità della Libia è complesso e non prevede scorciatoie o soluzioni miracolistiche. Dobbiamo essere consapevoli che dopo questo evento rimarranno da superare molti ostacoli – ha continuato -. Tuttavia, ritengo che la vostra partecipazione rappresenti di per sé un segnale estremamente positivo e incoraggiante di attenzione e unità d’intenti”.

Dopo la cena Conte ha avuto un incontro di circa un’ora con il generale Khalifa Haftar. Durante l’incontro il premier italiano, citando le parole di Nelson Mandela, ha affermato: “il compromesso per il bene del popolo è l’arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici”. Dal canto suo Khalifa Haftar avrebbe affermato che considera il capo del governo italiano “un amico” e che si “fida molto di lui”. Il generale della Cirenaica avrebbe anche affermato che la Conferenza di Palermo e’ “un’ottima occasione” per la Libia.

Il premier Giuseppe Conte nel corso della cena di lavoro della Conferenza di Palermo, rivolgendosi al presidente del governo libico riconosciuto dall’Onu, Fayez al Sarraj, al presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh e al presidente dell’Alto Consiglio di Stato Khaled al Meshri ha affermato: “decidete voi del vostro futuro. Potete essere ricordati come padri nobili di questo nuovo percorso della Libia oppure come coloro che lo avranno fermato”.

In un breve scambio a margine della cena di benvenuto a Villa Igiea il premier del governo nazionale libico Fayez Sarraj ha riconosciuto a Giuseppe Conte l’importanza dell’iniziativa di Palermo per la Libia. A quanto si apprende, il premier italiano ha risposto che ora in Libia bisogna fare passi in avanti.

Il premier russo Dmitrij Medvedev è arrivato a Palermo per partecipare alla Conferenza sulla Libia ma ha deciso di cenare in un ristorante di Monreale, non partecipando alla cena ufficiale delle delegazioni a Villa Igiea.

A differenza da quanto trapelato in un primo momento, per questa mattina non è previsto, al momento, un unico incontro tra il premier Giuseppe Conte, i leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar, il premier Dmitri Medvedev, il presidente egiziano Al Sisi, l’inviato dell’Onu Ghassam Salame’, il ministro degli Esteri della Francia, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e i leader di Algeria, Tunisia. Dovrebbe trattarsi invece di una serie di incontri, anche se non si esclude un cambio di formato in corso d’opera.

 

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