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Def senza tagli nè aumenti di tasse

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Resta ancora all’esame il Def che verrà varato definitivamente venerdì 10 ma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è comunque presentato in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri di oggi  e commentando il documento ha detto: ” Non ci sono tagli e non c’è un aumento delle tasse. Capisco che non ci siate abituati, ma è così. Questo Def non è una manovra che toglie i soldi dalle tasche degli italiani, ma sta in linea con la legge di Stabilità. Non ci saranno tagli alle prestazioni per i cittadini ma c’è bisogno che la macchina pubblica dimagrisca un po’ e se i sacrifici li fanno i politici o salta qualche poltrona nei Cda male non fa”.

Ha poi precisato che con il Def nel 2015 sono state ridotte tasse per un ammontare di 18 miliardi di euro: 10 dagli 80 euro e 8 dai provvedimenti sul lavoro. A questa cifra andrebbero aggiunti anche i 3 miliardi di clausole di salvaguardia. “L’intenzione del governo è quella di proseguire con la revisione della spesa nel 2016 e, se saremo in condizione, ridurremo le tasse”- ha concluso.

Secondo Renzi il governo “è molto prudente nelle stime” quando indica per l’anno in corso una crescita dello 0,7% rivista da 0,6%. Per il 2016 il Pil è stimato invece a +1,4% e con l’ulteriore intenzione di eliminare “totalmente” le clausole di salvaguardia che per il 2016 varrebbero un punto di Pil di cui “0,4 punti sono coperti da minori interessi e da una maggiore crescita”.

Immediata la risposta di Brunetta che ha twittato: “Renzi come sempre racconta balle. Qualcuno gli ricordi che nel 2014 la pressione fiscale è aumentata di un decimale”.

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