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Etruria. Gentiloni: “Boschi ha chiarito e si candida col Pd”. “Irreale una lista Gentiloni”

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Il premier Paolo Gentiloni difende Maria Elena Boschi dopo il polveroe in merito al caso Banca Etruria. “Il ministro Boschi ha chiarito le circostanze emerse nell’audizione del presidente della Consob. Non mi permetto di dare giudizi sulla commissione ma mi auguro che le prossime settimane non siano dominate da bisticci sulle banche”. Così il primo ministro in conferenza stampa a Bruxelles che poi aggiunge: “Penso che Maria Elena Boschi abbia chiarito tutto quello che c’è da chiarire, quindi sarà candidata dal Pd e mi auguro che abbia successo“.

Il presidente del consiglio inoltre ha smentito una possibile lista a suo nome alle prossime elezioni nazionali previste in primavera. Un’ipotetica ‘Lista Gentiloni’ alle prossime elezioni – ha sottolineato – “non mi sembra cosa realistica”. “La mia somiglianza con Dini, grande personalità, è scarsa. Io faccio parte di un partito, sono dirigente di un partito, prestato in questo momento a fare il lavoro che sto facendo”, ha aggiunto.

‘La mia missione – ha detto riponendo a una domanda al termine del vertice Ue su una sua possibile ricandidatura alla guida del governo – riguarda il completamento ordinato della legislatura’.

“Io – ha detto – potrei perfino essere candidato, non sono ancora in quale circoscrizione o collegio. Se questo è importante per il centrosinistra…. Ma a parte gli scherzi, la mia missione riguarda il governo, il completamento ordinato della legislatura, e questo è quanto”.

Consoli. Boschi presente in riunione tra Banca Etruria e di Veneto Banca. Sul caso Banca Etruria il M5s non si ferma e attacca ancora parlando di ‘chiara influenza, seppur indiretta’ dell’allora ministra Boschi sul presidente della Consob, Vegas, contro il quale si schiera il ministro Calenda: ‘Vegas è riuscito a distrarre l’attenzione dalle sue responsabilità’. L’ex ad di Veneto banca Vincenzo Consoli intanto dichiara che a ministra Boschi partecipò nella casa di famiglia a Arezzo, senza dire una parola, a un incontro tra vertici di Banca Etruria e di Veneto Banca, nel 2014. Così Consoli, nella sua audizione in Commissione d’inchiesta, aggiungendo che l’incontro ci fu perché i due istituti di credito avevano ricevuto una lettera di Bankitalia in cui si chiedeva l’aggregazione con un partner. Consoli ha riferito di aver saputo da Zonin,presidente di Popolare Vicenza,che Visco “caldeggiava la fusione”tra le 2 banche venete.

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