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Europa League, Atalanta senza reti nel playoff d’andata contro il Copenaghen

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La squadra più in forma della Serie A, inchiodata sullo 0-0 al Mapei Stadium di Reggio Emilia dal Copenaghen per l’andata del playoff che vale l’accesso della fase a gironi di Europa League. L’Atalanta dunque dopo aver maramaldeggiato nei precedenti turni preliminari e aver rifilato un poker al Frosinone all’esordio in campionato, resta a secco contro i danesi, ma, nulla è perduto. La capolista del campionato danese è arrivata a questa doppia sfida con i bergamaschi con uno score invidiabile: una sola partita ufficiale persa in tredici match. Nove vittorie e tre pareggi nelle restanti gare. Nonostante tutto, la partita del Mapei Stadium (lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo non è in regola per ospitare partite di coppe europee) è a senso unico però tutto ciò non basta per andare a giocare il ritorno in terra di Danimarca con un vantaggio, seppur minimo. Pertanto, a Copenaghen giovedi prossimo la bella e spumeggiante squadra di Gasperini dovrà vincere o pareggiare segnando almeno un gol (nella foto Getty: la delusione di Pasalic e Barrow).

La partita: l’Atalanta parte subito forte. Quattro nitide occasioni da gol per gli orobici nei primi sedici minuti di gioco. Solito pressing feroce sui portatori di palla avversari, possesso rapido e costante. Solo l’imprecisione del giovane talento Barrow (1′) e del “Papu” Gomez (16′), oltre alle belle parate di Joronen su Pasalic e Freuler, impediscono ai nerazzurri di passare in vantaggio. L’Atalanta torna protagonista poco dopo la mezz’ora: ancora un tiro del “Papu” deviato casualmente da Barrow con la palla che entra in rete. Il giovane attaccante del Gambia, però, era in fuorigioco. Gol annullato.

Ripresa a tutta birra per i bergamaschi. Gasperini vuole vincere e si gioca la carta Zapata a inizio ripresa. Il nuovo acquisto ex Udinese non entra al posto di Barrow ma di Pasalic. Gasp si inventa così un 4-3-3 molto offensivo con il centravanti classe ’98 sulla corsia destra e l’attaccante colombiano ad aggiungere chili in mezzo all’area. Zapata peraltro è subito protagonista con un assist per Gomez e un tiro debole verso Joronen. Il muro danese resiste nonostante l’Atalanta accentui ulteriormente il suo predominio territoriale: al 13′ Zapata e Barrow hanno le occasioni giuste per battere a rete. Nulla di fatto. Poi due possibilità per Hateboer e ancora per Gomez che al 21′ accarezza il palo con un destro a giro. Infine la doppia occasione per Zapata e Gosens: quest’ultimo, a due minuti dalla fine si vede deviare in angolo il suo tiro indirizzato sotto l’incrocio dei pali. Nessun dramma, l’Atalanta è forte e può ancora farcela.

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