ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Figc, presentazione del bilancio integrato 2017: la situazione del calcio italiano

3 min read

 

Giornata importante per la Federazione italiana giuoco calcio, all’università Iulm di Milano presentato il bilancio integrato 2017, con ospiti d’eccezione come l’a.d. della Lega A Marco Brunelli, Beppe Marotta e l’a.d. del Sassuolo Giovanni Carnevali. Il d.g. della Figc Michele Uva relatore principale dell’evento, tenuto in mattinata a Milano, a fianco a lui Antonio Talarico, Giuseppe Casamassima, Francesca Sanzone, Giovanni Capuano, Niccolò Donna ed Anna Migliorati. Insieme per sottolineare principalmente i traguardi raggiunti negli ultimi anni di gestione. Uva ha parlato a lungo durante l’incontro nato come corso di formazione obbligatoria per i giornalisti e diviso in due parti: la prima dedicata alle licenze Uefa e Nazionali, la seconda al bilancio integrato come sopra descritto. Subito dopo, Uva ha concesso qualche dichiarazione ai giornalisti presenti in sala, intenzionati soprattutto a conoscere il suo immediato futuro: «Dodici grandi aree di intervento: valorizzazione delle squadre nazionali, dalla Nazionale maggiore alla sinergia tra settore tecnico e Club Italia, che non può essere gestito come un normale club; potenziamento dell’attività giovanile, a cominciare dalla creazione e lo sviluppo dei Centri federali; sviluppo del calcio femminile, dall’obbligo di avere una sezione femminile nei club maschili professionistici alla recente riforma dei campionati; valorizzazione dei tecnici e degli ufficiali di gara, fino all’introduzione della Goal line technology e della Var; sostenibilità del sistema, con un piano quadriennale di norme sempre più stringenti, perfino più di quelle varate dall’Uefa; l’organizzazione di grandi eventi internazionali, a cominciare dalla finale di Champions a Milano che ha fatto capire all’Uefa che eravamo una federazione affidabile; crescita dell’impegno nel sociale, con il lavoro che ormai da quattro anni facciamo nei centri d’accoglienza con i minori; gli investimenti nel patrimonio culturale, con l’obiettivo di trasferire il nostro Museo del calcio nel centro di Firenze; il potenziamento delle relazioni con i nostri stakeholder; una migliore organizzazione interna della Federazione; la creazione di una piattaforma digitale; e infine gli investimenti per il restyling di Coverciano».
 
IL CALCIO ITALIANO STA MOLTO BENE- «Nonostante i tagli del Coni, la Figc è un’azienda sana. Abbiamo fatto tanti investimenti sui giovani e ora anche sulle donne. L’unità del calcio italiano è determinante per fare le riforme. Il calcio italiano è molto più avanti di quello che si pensi. Il presidente Gravina si troverà tanti punti del suo programma avviati da tempo, questo non significa che non dobbiamo crescere. La Nazionale ha appena iniziato un nuovo percorso e ha già dato una prima scintilla, diamo tempo a Mancini. Juventus? Ho un ruolo importante nell’Uefa, è giusto che ogni presidente scelga gli uomini con cui lavorare».
 
VALORE INESTIMABILE- Niccolò Donna, che ha curato la redazione del bilancio integrato, illustra invece la metodologia di lavoro in maniera chiara ed esaustiva, sempre al fine di evidenziare i punti di forza in questione: «È un percorso improntato alla trasparenza, volevamo rendicontare il valore che il calcio rappresenta nel Paese. Abbiamo 4,6 milioni di praticanti, 1,4 di tesserati, 28 milioni di persone che dichiarano di interessarsi al calcio. Questi numeri dimostrano la sua importanza sociale».

Autore