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Fondi Lega. Salvini: “Parlerò con Mattarella”. Bonafede: “Sentenze vanno rispettate”

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Si alzano i toni in merito alla condanna in primo grado della Lega e la richiesta di sequestro dei fondi del Carroccio per 49 milioni di euro. La Lega chiede ufficialmente un incontro al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sulla questione. “Milioni di italiani perbene si riconoscono nell’azione della Lega, mettere fuorilegge un partito per (eventuali) errori di altri risalenti a 10 anni fa non garantisce quello spirito di democrazia, libertà e partecipazione popolare su cui si fonda la nostra Costituzione e la nostra vita sociale. Ne parleremo col garante di questa Costituzione, col Presidente della Repubblica, nel pieno rispetto dei tanti giudici, la stragrande maggioranza, che svolgono bene e con imparzialità, la loro funzione”. Così i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Romeo e Molinari.

“Ne parlerò con il presidente della Repubblica, garante della Costituzione e dei diritti dei cittadini”, dichiara il leader del Carroccio Matteo Salvini. Il vicepremier spiega che gli parlerà “del fatto che la Lega sarebbe il primo partito in Europa messo fuori legge con una sentenza non definitiva per eventuali errori commessi da qualcuno più di dieci anni fa con cui io non c’entro nulla”.

Arriva però una replica sulla questione dal ministro della Giustizia, il pentastellato Alfonso Bonafede: “Tutti devono potersi difendere fino all’ultimo grado di giudizio. Poi, però, le sentenze vanno rispettate, senza evocare scenari che sembrano appartenere più alla Seconda Repubblica”. Così, interpellato dall’Ansa, il ministro della Giustizia.

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