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Gentiloni in Usa: “il 2017 sarà l’anno della sconfitta di Daesh”

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Manca un mese al G7 di Taormina e il premier Paolo Gentiloni si reca negli Stati Uniti, per la prima volta dopo l’elezione di Donald Trump. Il presidente del Consiglio è a Washington e domani sarà a Ottawa, dal primo ministro canadese Justin Trudeau per completare il tour di incontri con i leader del G7 in vista del vertice siciliano.

Questo può essere l’anno della sconfitta di Daesh“. Lo dice il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenendo a Washington al think tank Center for strategic e international studies (Csis). Tra le “priorità” nell’area del Mediterraneo, sottolinea, c’è “combattere il terrorismo e in particolare sradicare Daesh”.

Inoltre, parlando della questione Siria, Gentiloni ha detto: “Assad non può essere l’uomo del futuro. C’è una soluzione militare a Raqqa ma non a Damasco, perché a Damasco deve essere trovata una soluzione politica” coinvolgendo Assad ma anche le opposizioni, sotto l’egida dell’Onu.

Poco prima dell’incontro con il presidente americano Gentiloni aveva dichiarato: “I nostri rapporti con gli Stati Uniti sono storici: ci teniamo molto, sono sempre stati il pilastro della nostra politica estera. E’ interesse dell’Italia coltivare questa relazione perché è fondamentale per gestire le crisi del Mediterraneo a partire dalla Libia”. Così gentiloni che aggiunge: “Questo non vuol dire solo confermare un ancoraggio storico della nostra politica estera ma coltivare i nostri interessi nazionali, con i nostri principi e i nostri valori che sosteniamo a testa alta”.

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