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Giornata mondiale contro l’omofobia, Mattarella: “l’accettazione delle differenze alla base di ogni convivenza”

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Oggi è la Giornata mondiale contro l’omofobia. La ricorrenza promossa dall’Unione europea si celebra dal 2004 il 17 maggio di ogni anno.

“L’omofobia e la transfobia violano la dignità umana, ledono il principio di eguaglianza e comprimono la libertà e gli affetti delle persone”. così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “A nessuno può sfuggire che qualunque forma di persecuzione in base all’orientamento sessuale costituisca, sempre e comunque, una violazione inaccettabile dei diritti umani”.

“Quando le discriminazioni hanno come bersaglio ragazzi e adolescenti c’è il rischio grave di compromettere fragili equilibri – aggiunge il Capo dello Statoperché gli anni della giovinezza sono quelli in cui si costruisce l`accettazione di sé, che è parte importante della futura serenità”.

“Molti giovani sono spesso anche coloro che pongono in essere condotte omofobiche – sottolinea Mattarella. Così, se alle giovani vittime va prestata un`attenzione particolare, nondimeno bisogna promuovere, soprattutto nei ragazzi, una positiva educazione all’incontro con l`altro. Senza una cultura dei diritti di ciascuno non si diventa pienamente cittadini”.

“La considerazione del valore dell’altro, l’accettazione delle differenze, sono alla base di ogni convivenza”, conclude il presidente della Repubblica. 

Sempre in merito ad omofobia e transfobia nota la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini in un nota afferma: “L’intolleranza e la discriminazione legate all’orientamento sessuale sono ancora troppo diffuse. A scuola come al lavoro, nello sport e nei luoghi di socializzazione, al nord come al sud, in qualsiasi ambiente e classe sociale. Ma in una società che si definisce democratica costituiscono una violazione inaccettabile della libertà personale. La Giornata internazionale contro l’omofobia richiama l’attenzione sulla violenza che ancora oggi la comunità LGBT subisce, a partire da quei Paesi in cui l’omosessualità è un reato punito con la pena di morte, con il carcere o con i ‘campi di rieducazione, come quelli recentemente denunciati in Cecenia”.

E ancora avverte la Boldrini: “In Italia sono stati fatti importanti passi avanti, come attesta la recente legge sulle unioni civili. Ma la pianta del pregiudizio, che talvolta si manifesta in forme brutali, resta difficile da sradicare . È anche per questa ragione che ho voluto istituire a Montecitorio la ‘Commissione Jo Cox sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio’. Questa Commissione sta svolgendo una serie di audizioni che toccano anche l’omofobia e la transfobia, ed elaborerà a breve una serie di proposte per combattere l’odio anche a livello culturale e informativo. Ma la risposta più urgente richiesta al Parlamento è la legge sull’omofobia, che fornirà uno strumento in più per contrastare penalmente la violenza e l’intolleranza. Il provvedimento, già votato in prima lettura alla Camera, è ora all’esame del Senato. E’ importante che si riesca ad approvarlo definitivamente entro questa legislatura”.

Ieri il Consiglio d’Europa ha preso posizione sottolineando che gli Stati hanno l’obbligo di proteggere le persone Lgbt dagli atti di violenza e dalla discriminazione di cui sono vittime e che si stanno moltiplicando.

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