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Inchiesta Consip: le grandi manovre del M5S per votare la sfiducia al ministro Lotti il 15 marzo

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Al Senato è in dirittura d’arrivo ormai il voto di sfiducia contro il ministro dello Sport Luca Lotti coinvolto nell’inchiesta . Molto probabilmente la discussione in aula ci sarà mercoledì prossimo 15 marzo ma “previa intesa con la Camera”, così come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Palazza Madama. E’ stato il capogruppo del Pd Luigi Zanda a chiedere di inserire questa formula che il M5S ha detto di non aver mai sentito prima. Zanda ha precisato: “I presidenti delle Camere sceglieranno se discutere prima qui o a Montecitorio”. Intanto, per rendere più rapida la procedura e votare regolarmente la sfiducia a Lotti il 15 senza ulteriori rinvii, i pentastellati hanno deciso di ritirare la mozione di sfiducia individuale alla Camera. 

L’annuncio del M5S. Il capogruppo grillino a Montecitorio Vincenzo Caso ha spiegato: “Abbiamo ritirato la mozione di sfiducia individuale al ministro Luca Lotti depositata alla Camera dei deputati, così che il Senato possa discutere e votare la sfiducia all’ex sottosegretario nei tempi previsti dalla capigruppo. Non daremo nessun alibi al Pd, che si appiglia ad acrobazie regolamentari pur di prendere tempo”.

Le reazioni in casa dem e di Bersani. Lo stesso Zanda poi alla domanda se serviranno anche i voti di Forza Italia per respingere la mozione di sfiducia del M5S contro Lotti, ha risposto: “La mozione di sfiducia contro il ministro Lotti verrà bocciata con i soli voti della maggioranza”. Mentre l’ex Pd Bersani alla domanda se Mdp voterà la mozione di sfiducia a Luca Lotti, ha risposto dicendo: “Quando saremo lì, valuteremo”.

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