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Ius Soli. No di Ap. Alfano e Lorenzin: “se ne riparli alla prossima legislatura”

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Lo Ius Soli sembra avere sempre più ostacoli davanti il suo percorso. Ap ha chiuso le porte ad un suo appoggio alla legge. Dopo aver puntualizzato nei giorni scorsi che non avrebbe votato il testo in caso di fiducia ribadisce il concetto: “per noi la questione è chiusa, se ne potrà riparlare alla prossima legislatura. Così ha sottolineato il coordinatore nazionale del partito di Alfano, Maurizio Lupi al termine della direzione.

Dello stesso parere il leader di Alternativa Popolare Angelino Alfano che ieri, al termine della direzione nazionale di Ap ha dichiarato: “Una cosa giusta fatta al momento sbagliato può diventare una cosa sbagliata”, così il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. Un provvedimento, aggiunge, che “può anche diventare un regalo alla Lega“.

Ultimo in ordine di tempo è il no della ministra della salute Lorenzin, anch’essa esponente di Ap che oggi, in un’intervista a Radio Capital ha detto che non ci sono più le condizioni per provare ad approvarla adesso, in questo ultimo scorcio di legislatura: “Va portato come primo atto della prossima, perché è una norma che deve agevolare percorso di integrazione”. “Da Montecitorio poteva uscire un po’ meglio”, afferma ancora la ministra che, sulla carta, si dice favorevole a una legge sulla cittadinanza che, però, dovrebbe puntare maggiormente sullo Ius culturae, coinvolgendo il sistema scolastico.

Il Pd però non si muove sulla sua posizione. “Non ritengo corretta la valutazione di chi dice che non è tempo di fare la legge sullo ius soli. Si deve fare perché crea integrazione ed è una risposta all’inquietudine e alla paura. Non c’è tempo sbagliato per un diritto sacrosanto“. Lo dice il portavoce Pd Matteo Richetti, interpellato alla Camera. “Cerchiamo una maggioranza parlamentare per un provvedimento in cui crediamo. Non vogliamo mettere in difficoltà il governo ma la posizione del Pd sullo ius soli non si sposta di un millimetro”, aggiunge.

Il ministro dell’interno Marco Minniti rilancia: “lo Ius Soli non è materia di una maggioranza di governo. Su questi temi io ritengo doveroso fare ogni sforzo per trovare in parlamento una maggioranza possibile, che può anche prescindere da una maggioranza di governo”.

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