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Juventus, Pjanic ha rinnovato: Bernardeschi suona la carica in vista di Sabato sera

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Miralem Pjanic, è lui il protagonista di giornata in casa Juventus, dopo giorni di attesa e rimandi è arrivata anche l’ufficialità del rinnovo contrattuale : il bosniaco si è recato in sede per firmare il nuovo contratto, già ultimato nei dettagli, che lo legherà alla Juventus fino al 2023, quando di anni ne avrà 33. Il centrocampista, trattenuto quest’estate in tutti i modi, guadagnerà 6.5 milioni di euro netti a stagione, diventando il terzo giocatore più pagato della Juve dopo Cristiano Ronaldo (31 milioni) e Paulo Dybala (7.3). Pjanic, come detto inseguito dai top club europei nell’ultima sessione di mercato, ha già vinto 2 scudetti e altrettante Coppe Italia: ora l’assalto alla Champions insieme a Cristiano Ronaldo ma senza perdere di vista il campionato, come vuole mister Allegri.

INTANTO IMPAZZA BERNARDESCHI- Non poteva cominciare meglio il campionato di Federico Bernardeschi, subito decisivo contro il Chievo con un goal che vale 3 punti al minuto 93, un sogno che in pochi riescono a realizzare. Sull’onda di questa spinta emotiva, l’esterno di Allegri ha parlato apertamente del suo approccio al mondo juventino, non sempre facile per via della copiosa concorrenza: «Era importante vincere e dare un segnale subito, lo abbiamo dato, anche con qualche sofferenza. Siamo all’inizio, dobbiamo ancora prendere bene le misure, ma siamo sulla buona strada. Giocare da mezzala? Mi adatto, se il mister decide di mettermi lì sono pronto per andare lì. Basta fare tutto per il bene della squadra. Quando c’è da imparare si deve imparare, quando c’è da correre si deve correre».

Intanto, dopo i primi punti di Verona, la seconda giornata può già diventare un primo snodo importante, con la Lazio che sconfitta dal Napoli si presenterà a Torino con il rischio di fare 2 su 2. Per questo il match di Sabato sera avrà una valenza importante, chiaramente non decisiva. Bernardeschi si è appunto soffermato sull’importanza di questa gara, quasi come fosse una finale: «Non vediamo l’ora di giocare in casa nel nostro stadio e davanti i nostri tifosi. La Lazio è una squadra molto forte, sarà dura. Come sempre, come tutte le partite, dobbiamo dare il cento per cento e giocare come sappiamo giocare».

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