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Lettera all’Ue, Padoan: patto di stabilità rispettato

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La lettera in risposta al commissario agli Affari economici Ue Pierre Moscovici e al vicepresidente Valdis Dombrovskis, è partita dall’Italia ed è arrivata sui tavoli di Bruxelles.

A spiegarne il contenuto è stato il ministro dell’economia Padoan in una nota.

“Il governo italiano – si legge – intende continuare nel quadro di un consolidamento favorevole alla crescita e delle riforme strutturali in quanto un eccessivamente accelerato ritmo di aggiustamento colpirebbe l’economia in un momento di accresciuta incertezza economica e geopolitica, correndo il rischio di un consolidamento autolesionista”. Tra i fattori che influenzano il debito pubblico, la lettera del Tesoro cita anche “il mutato atteggiamento degli States verso le istituzioni multilaterali e il libero commercio, e la possibilità concreta di una concorrenza fiscale in Europa”, che potrebbe arrivare dalla Gran Bretagna post-Brexit.

Elementi che “pongono un rischio per le economie aperte come l’Italia”.

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 Quanto alle spese che il nostro Paese dovrà sostenere per far fronte all’emergenza terremoto, si precisa come allo stato attuale il governo “non può stimare con esattezza l’impatto del terremoto sulle finanze pubbliche, ma sarà probabilmente molto superiore a 1 miliardo già nel 2017.

Per mobilitare risorse a questo fine sarà creato un apposito Fondo”.

Il Mef infine sottolinea la “bontà” dei conti dell’Italia, spiegando che in base alle stime, la politica di bilancio italiana nel 2017 e programmata per il 2018 e 2019 è completamente rispettosa del Patto di stabilità e crescita. Abbiamo ricevuto la risposta italiana e ora ne valuteremo i contenuti, replicano da Bruxelles anche se pare ci sia un margine di ambiguità nella lettera inviata dal governo che potrebbe costare caro all’Italia, fino all’apertura di una procedura d’infrazione europea per il mancato rispetto della regola del debito.

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