ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

L’inferno di Londra, nessuna speranza per la coppia italiana. Scotland Yard: “Speriamo ci siano meno di 100 morti”

2 min read

A Londra, è stata aperta un’inchiesta penale sull’incendio che ha distrutto la Grenfell Tower. Lo ha fatto sapere direttamente Scotland Yard, senza precisare però i reati ipotizzati. Reati che possono andare dalla negligenza criminale, alla violazione di norme di sicurezza fino all’ipotesi dolosa al momento comunque non avanzata. Intanto, si registra un macabro annuncio delle autorità britanniche: “Speriamo che alla fine ci siano meno di 100 morti”. Sono parole del comandante della operazioni, Stuart Candy. Non ci sono più speranze dunque per la giovane coppia veneta che abitava nel grattacielo: Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Peraltro, c’è il rischio concreto che alcuni corpi recuperati dopo il rogo non si riescano a identificare. Finora soltanto 6 vittime sono state identificate. 

Pannelli isolanti sotto accusa. La Grenfell Tower era stata sottoposta di recente a un lavoro di ristrutturazione da 8,6 milioni di sterline, fra cui un nuovo rivestimento con materiale isolante. Lavori che si erano conclusi nel maggio 2016. Ma i residenti avevano avanzato forti dubbi sui lavori, sull’utilizzo massiccio di pannelli in plastica, quindi infiammabili, e sul fatto che i rischi di un incendio del palazzo rimanevano molto alti.

Misure antincendio ridicole. Come se non bastasse le misure antincendio illustrate in appositi cartelli invitavano i residenti a chiudersi in casa e aspettare i pompieri. Non solo, non ha funzionato per niente il sistema antincendio e nemmeno gli spruzzatori che possono contenere la diffusione delle fiamme. Un fatto simile era accaduto nel 2009 nel sud di Londra, quando era divampato un incendio in un condominio, la Lakanal House, e in quel caso erano morte sei persone. Carenze gravissime dunque che hanno provocato una strage, la strage dell’inferno di Londra.

Autore