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L’Italia verso il voto, tra chi vuole cambiare e chi proseguire sulle riforme attuali

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“L’Italia attraversa una fase dove è più che mai necessario coraggio e fiducia. Fuori dalla crisi, con una crescita stabile”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni aggiungendo che “non è il tempo di scardinare pilastri del nostro sistema pensionistico e fiscale, non è il tempo delle cicale ma è il tempo della competenza, della serietà e dell’investimento sul futuro”. E a questo proposito Gentiloni ha aggiunto: “guai a dimenticare che uno degli obiettivi” deve essere “una fase di riduzione graduale, sostenibile e significativa” del debito. La ripresa è “in corso” e “vanno rafforzate” le sue “componenti strutturali”, è l’appello del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che aggiunge: “Troppi giovani lasciano l’Italia”. 

Intanto +Europa sarà presente alle regionali con liste proprie“ha fatto sapere Emma Bonino che in Lombardia, “sosterrà la candidatura di Gori. Nel Lazio invece si è aperto un dialogo con Zingaretti”, precisa. “Spero sia vicino l’accordo con il Pd”, ha aggiunto la Bonino.

Sul fronte centrodestra ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi e Salvini ministro dell’Interno. E’ lo scenario disegnato dal leader di Forza Italia ospite de L’aria che tira su La7 per il dopo voto, nel caso arrivasse la sentenza della Corte di Strasburgo sul suo ricorso contro la incandidabilità stabilita in base alla legge Severino. Salvini, intanto, annuncia che la Lega candiderà come capolista in alcune circoscrizioni Giulia Bongiorno.

Intanto Luigi Di Maio ha fatto sapere che sono stati 10mila gli aspiranti parlamentari che si sono autocandidati alla selezione M5s delle parlamentarie. Ma proprio su questo von si fermano le polemiche per le votazioni grilline, concluse ieri sera, dopo due giorni di problemi tecnici e rallentamenti sulla piattaforma Rousseau. A fare i conti con la rabbia degli esclusi sono soprattutto i parlamentari uscenti. Commenti piccati anche sulle pagine Fb, dove alcuni deputati e senatori uscenti hanno riportato il comunicato che annunciava la fine delle parlamentarie. Ma c’è anche chi è convinto, che le parlamentarie grilline siano state una grande prova di democrazia.

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