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Manovra, Calenda contro Boccia: “Confindustria è leghista”

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Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica Mattarella richiama al rispetto dei conti, ad infiammare ulteriormente la polemica politica sulla manovra ci pensa un botta e risposta al veleno tra il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e l’ ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.

A far scoccare la scintilla le parole pronunciate stamattina da Boccia a Breganze, durante l’assemblea dell’associazione di Vicenza. “Di questo governo crediamo fortemente nella Lega, è una componente importante, qui non si tratta di regionalità ma di risposte vere ai cittadini”, ha detto il presidente di Confindustria con il chiaro intento di trovare una sponda nel Carroccio, per gli interessi della categoria, rispetto alla linea voluta dai Cinquestelle. Un’apertura di credito, comunque. “Sono necessari tempi certi, facciamo al più presto questa opera, senza perdere tempo”, ha poi aggiunto a proposito del ponte Morandi.

Parole che di sicuro non sono piaciute al Partito democratico, che peraltro domani scende in piazza con una manifestazione a Roma. E in particolare, a reagire, è Carlo Calenda, che scrive su Twitter: “Confindustria è ufficialmente leghista. Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l’Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un Presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso”.

La risposta piccata di Boccia non tarda ad arrivare e fa riferimento al fallimento dell’ultima iniziativa di Calenda, quella della cena tra i big del Pd. “Lui ha parlato di una Confindustria appiattita e non ha avuto parole tenere nei nostri confronti. In realtà Calenda non è neanche in grado di organizzare una cena a casa sua con i compagni di partito”.

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