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Manovra: la preoccupazione di Moscovici. Pd domenica in piazza contro il Governo

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All’indomani dell’approvazione da parte del Governo, le reazioni avverse alla manovra non sono mancate, a partire dall’Europa con il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici che dichiara: “Il budget Italia sembra essere oltre limiti regole condivise. E’ verosimile -ha aggiunto- che il deficit strutturale dell’Italia aumenterà. La mia riflessione è semplice: non abbiamo interesse ad una crisi tra la Commissione e l’Italia, ma gli italiani devono sapere che ogni euro di debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale”.

Sulle barricate anche il Pd con il segretario Martina che avverte: “Stiamo parlando di 100 miliardi di deficit in tre anni sulle spalle dei giovani” e conferma la manifestazione in piazza contro il Governo. “ Domenica a Roma saremo in tanti: arriveranno da tutta Italia 200 pullman, 6 treni e tante persone che vogliono costruire assieme a noi l’alternativa. Di fronte all’irresponsabilità di questo governo non possiamo non alzare la voce. Vorrei un governo che si rendesse conto delle scelte che compie. Non possiamo non scendere in piazza davanti a chi sta mettendo il Paese a rischio” ha concluso Martina.

“Mi auguro che non succeda niente di tragico ma il governo ha scelto una strada molto pericolosa”, confida anche Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, ai microfoni di Radio anch’io. “Hanno deciso di portare l’Italia alla rovina. Il debito aumenterà e costerà di più. Gli italiani prima o poi dovranno pagarlo, obbligati a finanziare la campagna elettorale per le europee a Salvini e Di Maio, governanti irresponsabili stretti da un patto di potere, di interessi e di valori”, scrive invece su Facebook Enrico Rossi, presidente della Toscana.

Anche Forza Italia si schiera contro la manovra con Mariastella Gelmini che su Twitter scrive: “Portando rapporto deficit-Pil al 2,4% il governo M5S-Lega sequestra il Paese e gioca con il futuro dei nostri figli. Indebitamento, reddito di cittadinanza e decrescita: ecco eredità di questo accordo. Altro che #manovra del cambiamento, questa sarà manovra dell’irresponsabilità”. Per il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani è giunto il momento di fermare l’asse giallo verde “noi non molliamo”.

Di tutt’altro avviso i più accesi sostenitori della manovra Di Maio e Salvini. “Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia!”: così il leader pentastellato ha commentato su Fb il risultato ottenuto nel vertice di governo sulla manovra.”Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono” aggiunge Di Maio.

“Un passo verso la civiltà” per il leghista Salvini secondo il quale, “i mercati se ne faranno una ragione”.

Cauta Confindustria: “Si può produrre più debito pubblico purché si presti attenzione alla crescita economica e all’occupazione”. Lo ha dichiarato il presidente Vincenzo Boccia, che ha poi aggiunto: “Non è tanto importante lo sforamento di un punto quanto i risultati che ne deriveranno grazie all’uso di risorse in termini intelligenti per il Paese”.

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