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Mattarella al 60° dei Trattati di Roma: “oggi l’Europa è incerta”

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Un focus sullo stato di salute dell’Europa. Attorno a questo tema è ruotato l’intervento del capo dello Stato Sergio Mattarella alla celebrazione alla Camera dei 60 anni della stipula dei Trattati di Roma che diedero l’identità all’Europa economica come la conosciamo oggi.

L’Europa oggi appare “quasi ripiegata su se stessa. Spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere, eppure incerta nell’intraprendere la rotta”, ha esordito Mattarella puntando il dito soprattutto sull’unità di intenti e ribadisce: “non muri che scaricano i problemi sugli altri senza risolverli”. “L’unione -ha detto Laura Boldrini nel suo discorso introduttivo a Montecitorio- costituisce un modello esemplare per il mondo intero per quanto riguarda i diritti fondamentali della persone e per la democrazia”.

“Non ci si può rassegnare a una narrazione negativa che vede nell’Europa il capro espiatorio”.

“La fine dell’Europa condannerebbe il continente all’irrilevanza. La sicurezza dei nostri cittadini si realizza con il rafforzamento dell’unione non con la sua disgregazione”.

Intanto sono circa 50 i pullman di manifestanti in arrivo a Roma per il corteo Eurostop, in programma proprio sabato in occasione delle celebrazioni per l’Anniversario.

I bus, provenienti da tutta Italia, verranno filtrati e sottoposti a rigidi controlli da polizia e carabinieri ai varchi autostradali. Intensificati i controlli alle “frontiere”, anche in funzione antiterrorismo, a Roma installate cento telecamere in più in città. Super blindate le aree del Campidoglio e del Quirinale d. Chiusi per motivi di sicurezza anche alcuni monumenti e aree archeologiche come Colosseo, Foro Romano – Palatino e Domus Aurea. Mentre è al vaglio la possibilità di stabilire la chiusura anche delle scuole del centro storico.

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