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Mondiale in Russia Florenzi: “voglio morire sul campo per giocare quello del 2018”

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Ancora poche ore e poi per l’Italia sarà sfida alla Svezia, gara d’andata dello spareggio in chiave Russia 2018. E mentre prosegue oggi a Coverciano il ritiro dell’Italia di Ventura, in vista dello spareggio di dopodomani con la Svezia per i Mondiali, sulla possibile presenza degli azzurri a Russia 2018 ha parlato Roberto Mancini.

“Un Mondiale senza l’Italia sarebbe strano, non sarebbe un vero Mondiale”.Roberto Mancini, ospite al Golden Foot, è convinto della forza degli Azzurri: “La squadra avrà un po’ di pressione, ma può battere la Svezia”. In passato anche Mancini è stato accostato al ruolo di ct: “Per ogni allenatore sarebbe molto bello e un onore ricoprire questo ruolo”. Il tecnico di Jesi sta guidando lo Zenit in Russian Premier League, seguendo da vicino l’avvicinamento della Russia al Mondiale del 2018: “Sta andando tutto benissimo e il Paese si sta preparando al meglio, in modo straordinario”.

Inoltre dopo le parole in conferenza stampa del commissario tecnico Gian Piero Ventura, che si dice sicuro della qualificazione, anche il jolly Alessandro Florenzi, cerca di caricare la squadra: “impossibile non essere presenti al Mondiale”, ha detto. In sostanza il tuttofare della Roma, assente dal giro della Nazionale dal settembre 2016, come Ventura,non prende proprio in considerazione la possibilità di non partecipare al Mondiale in Russia. “Contro la Svezia ci vorrà tanta fame, cattiveria e esperienza. Conterà poco il modulo, conterà il modo di affrontare la sfida caratterialmente. Non possiamo non essere pronti, è una gara troppo importante”.

“Siamo un gruppo affiatato e con un obiettivo comune: vogliamo dare il 150 per cento per andare al Mondiale. Ognuno di noi sogna di giocare un Mondiale e voglio morire sul campo per giocare quello del 2018”.

Poi è stata la volta di Daniele De Rossi: “Con la Svezia servirà sangue freddo, ma c’è bisogno anche di sudore e sacrificio. Se vogliamo andare in Russia, dobbiamo mettere in campo lucidità e tecnica”. “L’assenza di Ibrahimovic è un vantaggio – sottolinea il centrocampista della Roma- Anche a 40 anni, con una gamba rotta, non vorrei mai avere Ibrahimovic contro. Potrebbe essere un vantaggio, meglio che non ci sia. Però non è nemmeno una Nazionale così sconosciuta, anzi li conosciamo bene perché alcuni giocano in Italia e altri in Europa in campionati importantissimi. Non andiamo ad affrontare una squadra materasso. Se il Mondiale è importante per me, che ne ho già giocati tre, figuriamoci per loro che non ci sono mai stati”.

“Della Svezia fa paura la loro metodicità. Fanno sempre le stesse cose, ma le fanno bene. Con queste squadre se giochi da sei perdi, se giochi da 6,5 pareggi, da 7 in su invece vinci. Perciò occorre fare una bella partita anche individualmente” le parole del capitano azzurro Gianluigi Buffon. Per lui in Russia, sarebbe un cerchio che si chiude visto che proprio il 29 ottobre 1997,  Gigi esordì nel gelo di Mosca contro la nazionale russa, anche lì in uno spareggio (vinto) che valeva il Mondiale. 

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