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Se ne è andato Stephen Hawking, l’astrofisico della “Teoria del tutto”

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Si è spento all’età di 76 anni nella sua abitazione a Cambridge, in Gran Bretagna, l’astrofisico di fama mondiale Stephen Hawking. Lo scienziato era malato di Sla, patologia che gli era stata diagnosticata fin dall’età di 21 anni e a causa della quale i medici gli avevano dato appena due anni di vita. Nonostante fosse costretto all’immobilità fin dagli anni ottanta, la malattia non lo ha mai fermato e non gli ha impedito di studiare e diventare uno dei maggiori scienziati del mondo.

L’annuncio della scomparsa è stata data dal portavoce della famiglia.

“Siamo profondamente rattristati per la morte oggi del nostro padre adorato. E’ stato un grandissimo scienziato e un uomo straordinario. I suoi lavori vivranno ancora per molti anni dopo la sua scomparsa. E’ stato un grande scienziato ed un uomo straordinario. La sua eredità vivrà ancora per molti anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo essere brillante e al suo umorismo, hanno ispirato persone in tutto il mondo”, hanno scritto Lucy, Robert e Tim, i figli di Hawking.

La popolarità di Hawking si deve principalmente agli studi e alla relative teorie sui buchi neri, sulla cosmologica quantistica e sull’origine dell’universo. Tra i suoi contributi più rilevanti figurano la radiazione di Hawking, la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo (denominata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri; la collaborazione con altri scienziati ha contribuito all’elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche: il multiverso, la formazione ed evoluzione galattica e l’inflazione cosmica; sempre spiegate con chiarezza e semplicità, hanno raggiunto il grande pubblico attraverso numerosi testi di divulgazione scientifica.

Il suo libro “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, pubblicato nel 1988, gli ha assicurato fama mondiale, con 10 milioni di copie vendute in 40 diverse lingue.

Hawking oltre che un grande fisico, matematico, cosmologo e astrofisico è stato una vera e propria icona, di coraggio e di ironia. Sue le celebri frasi: “la vita sarebbe tragica se non fosse divertente” e “il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”.

La sua incredibile vita è stata anche di ispirazione a numerosi film, tra cui “La Teoria del tutto” del 2014, adattamento cinematografico della biografia scritta dalla ex moglie e madre dei suoi 3 figli Jane Wild Hawking, diretto da James Marsh e interpretato da Eddie Redmayne, che per questo ruolo si è aggiudicato il Premio Oscar al miglior attore.

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