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MotoGP, i pensieri sul futuro tormentano Valentino Rossi. E la Yamaha sceglie il sostituto

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epa04633484 Italian MotoGP rider Valentino Rossi of Movistar Yamaha MotoGP sits inside his pit during the MotoGP pre-season second test at Sepang International Circuit near Kuala Lumpur, Malaysia, 23 February 2015. Moto GP teams are in Sepang from 23 to 25 February to test their machines for the 2015 season. EPA/FAZRY ISMAIL

Sono giorni molto difficili per Valentino Rossi. Una vita fin qui trascorsa in sella a una moto e ora la paura di smettere confessata qualche giorno fa parlando con la stampa estera. Quindi, ci si continua a interrogare sul futuro del Dottore, il quale, a fine 2018, vedrà scadere il contratto biennale che lo lega alla Yamaha. Vale continuerà a correre o deciderà che è arrivato il momento di appendere il casco al chiodo? Il tormentone pertanto ritorna inevitabile alla fine di un Mondiale MotoGP che ha riconfermato Marc Marquez campione del mondo e ritrovato la Ducati in lotta per il titolo grazie ad Andrea Dovizioso. Un Mondiale che inoltre ha visto una Yamaha finire presto fuori dai giochi nonostante un buon inizio.

Yamaha, parla Lin Jarvis. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il managing director della casa giapponese ha detto: “I problemi sono iniziati prima di Le Mans. A Jerez la prima avvisaglia: lì nel 2016 Valentino aveva dominato, è stata una grande sorpresa vedere quanto abbiamo faticato. La cosa si è ripetuta a Barcellona, altra pista tradizionalmente buona. E ci siamo resi conto di avere problemi su piste con poco grip. Quest’anno abbiamo sperimentato più volte problemi di consistenza delle gomme. Anche se non è una scusa. Michelin ha ribadito che non è cambiata la costruzione del pneumatico posteriore, ma noi abbiamo avvertito qualcosa di diverso”. Ma, è già tempo di pensare al futuro, in particolare alla strada da prendere per lo sviluppo della nuova moto e quale Yamaha guiderà Zarco. Su questi punti Jarvis ha precisato: “Prima dobbiamo scegliere che strada prenderemo. Di sicuro non gli daremo la moto di fine 2017. Mi ha impressionato in pista e fuori. Non era la prima scelta di nessun team ma ora sono in tanti interessati. KTM per esempio”. E ancora sui possibili cambiamenti nel team: “Abbiamo appena rinnovato con Luca Cadalora (il coach di Valentino, ndr) , e ci sarà solo un tecnico delle sospensioni”. 

Jarvis non si sbilancia quando si tratta di parlare del futuro di Valentino. Recenti indiscrezioni riportano di un pre-contratto già firmato tra le parti ma il managing director della Yamaha non conferma, nè smentisce:  “La sua motivazione dipenderà anche dalle prestazioni della moto. In inverno spero di riuscire a parlare con lui per capirne le intenzioni, ma credo che deciderà dopo 3-4 gare”. E se Rossi dovesse smettere? Jarvis risponde: “Saremo preparati e, di sicuro, Zarco sarà uno dei candidati. Il 2018 sarà importante, tranne i piloti di Marc VdS e Crutchlow, tutti saranno liberi. Ci sono sei Case ufficiali e ognuna vorrà almeno un top rider. Noi siamo i soli con due piloti di alto livello e costosi”. Ai posteri l’ardua sentenza. 

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