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MotoGP, clamoroso: il papà di Valentino Rossi critica la Yamaha e attacca Ducati e Honda: “Sono banditi”

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Archiviato il Gran Premio d’Olanda, piloti e team della MotoGP sono già concentrati sulla prossima tappa: domenica 15 luglio sul circuito del Sachsenring è in programma il GP di Germania. La gara di Assen non è andata come sperato per Valentino Rossi e la Yamaha: il Dottore ha chiuso quinto. Dopo lo scontro con Jorge Lorenzo e la battaglia con Andrea Dovizioso, il centauro pesarese in tal modo ha lasciato il “TT circuit” con un ritardo di 41 punti dal leader della classifica piloti Marc Marquez e soprattutto la consapevolezza di poter lottare per il podio ma non per la vittoria in sella a una M1 che fa sempre più fatica rispetto alle rivali. Un limite importante che, al netto di contatti e bagarre, sta inevitabilmente tenendo Vale lontano dal gradino più alto da ormai un anno.

Graziano Rossi va all’attacco. Uno dei problemi che i piloti Yamaha lamentano a gran voce è il ritardo in termini di elettronica. Ne sa qualcosa il papà del Dottore che in un’intervista a “CorsediMoto” ha parlato delle possibilità del figlio di vincere il decimo titolo mondiale criticando la Casa di Iwata: “Ha la possibilità di giocarselo quest’anno, credo ce l’avrà anche l’anno prossimo e anche fra due anni, con quella che è la sua passione e la sua voglia di prepararsi e stare in forma. Secondo me per un altro paio di anni ci può provare, poi vince o non vince dipende anche dalla fortuna. Lui quest’anno è molto competitivo, il problema è una Yamaha che non è ancora al livello delle altre tre marche e quindi ci vuole un po’ di fortuna e che le cose vadano nel verso giusto”. Poi quando gli è stato chiesto perché i tecnici Yamaha si sono fatti trovare indietro sull’elettronica, Graziano Rossi non ha nascosto un po’ di amarezza per la situazione nel paddock dicendo: “Perché i tecnici Yamaha sono meno banditi degli altri e un po’ meno svelti, però quando Ducati e Honda sono andati a cercare di portare via i tecnici dalla Magneti Marelli è stata una mossa un po’ proibita, una mossa proibita che la Yamaha non ha pensato di fare, perché sono più onesti”. 

Papà Graziano sul futuro di Valentino. All’orizzonte per il “Folletto di Tavullia” c’è anche il nuovo team Vr46 in MotoGP dove, dopo il 2020, potrebbe decidere di chiudere la carriera come team manager. Ma su questo punto Graziano Rossi è stato chiaro: “Non ci credete, Valentino continuerà a fare le corse con le automobili perchè ama correre”. Infine, sulla sua esperienza da genitore e la storica amicizia del figlio con Uccio Salucci, oggi braccio destro del Dottore, ha concluso: “Mi ricordo quando facevano le impennate con l’Ape dietro le mura di Tavullia ed erano sempre insieme. Poi facevano giri fuori Tavullia e alcune volte si sono allarmati un pochino anche i carabinieri, non sono mai andati in prigione e quindi hanno avuto un’infanzia fortunata da quel punto di vista”. Straordinario Graziano Rossi, straordinario come suo figlio Valentino. 

 

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