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MotoGP, Morbidelli prepara l’esordio: “Devo molto al Dottore ma ora siamo rivali”

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Franco Morbidelli dopo il trionfo nel Mondiale della Moto2 si prepara a debuttare nella classe MotoGP. Il pilota romano infatti correrà nella classe regina 2018 col team Marc VDS Racing Honda. A margine di un evento promozionale a Madrid, Morbidelli ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti le aspettative in vista della nuova stagione, soffermandosi in particolare sul rapporto con Valentino Rossi, mentore indispensabile e fondamentale per la sua carriera, almeno fino ad oggi.

Morbidelli e la MotoGP. Partiamo da un assunto: il fatto di correre con lo stesso team per il centauro capitolino sarà un bel vantaggio, per attutire in qualche modo l’impatto del grande salto. Il “Morbido” ne è consapevole: “Iniziare con la MotoGP in una squadra che già conosco bene ha reso il passaggio meno brusco. I test finora effettuati con la nuova moto sono stati decisamente positivi. Sto migliorando poco a poco, ma ancora devo imparare bene a portare una MotoGP e per farlo devo guidare come i campioni della categoria. Mi preparerò molto bene per le prime gare”. Dunque, pur ammettendo di doverci ancora prendere la mano, il pilota 23enne sembra decisamente fiducioso per questa nuova stagione alle porte.

Il “Morbido” e il “Dottore”. Morbidelli si è allenato bene, imparando molto come detto grazie a Valentino Rossi, suo mentore e istruttore alla VR 46 Riders Academy. E’ lui l’erede di Vale? La risposta del centauro di Roma è lapidaria: “Esattamente come in Spagna esiste un solo Marc Marquez, in Italia c’è un solo Valentino Rossi. Impossibile essere come lui, io scriverò la mia storia”. Infine da Morbidelli tanta riconoscenza nei confronti di Rossi: “Conosco Valentino da quando avevo 13 anni e lui mi ha insegnato molto. Ora però siamo rivali e io devo percorrere la mia strada da solo, imparando a contare sulle mie sole forze. Non penso che Vale mi aiuterà più ma è normale, io farei altrettanto!”. Morbidelli: bravo e sincero. 

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