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MotoGP, Mugello: Valentino Rossi a tutto campo, dal ritorno di Lorenzo a Zidane

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Tutto pronto al Mugello per il Gran Premio d’Italia, sesto round del campionato del mondo MotoGP. Un appuntamento molto atteso dalle migliaia di tifosi che nelle prossime ore affolleranno le tribune e i prati del circuito toscano. Il prossimo dunque sarà un weekend speciale per i centauri  italiani e in particolare per Valentino Rossi, il quale, reduce dal podio di Le Mans arriva alla gara di casa con 39 punti di ritardo dal leader della classifica piloti Marc Marquez. Il Dottore nelle tradizionali conferenze stampa del giovedi a tal proposito ha detto: “Per me e per tutti i piloti italiani il Mugello è sempre un weekend speciale perché lo storico GP d’Italia per la MotoGP, è un po’ come Monza per la F1. La pista è fantastica, è una delle migliori, e  anche l’atmosfera la domenica è sempre molto calda, molto speciale. Arrivo meglio rispetto allo scorso anno, perché l’anno scorso avevo avuto quell’infortunio in motocross e avevo sofferto molto durante il weekend, ma alla fine è stata una gara positiva, quindi dovremo verificare quest’anno. La gara di Le Mans è andata bene, è sempre un buon podio, ma è sempre stata una pista buona per la Yamaha, quindi dovremo capire il nostro potenziale qui al Mugello dove abbiamo fatto un test che non è stato fantastico per me perché non ero molto veloce, le condizioni meteo non erano perfette e abbiamo girato solo al mattino. Partiremo con una base simile da quella di Le Mans, dopodiché vedremo e cercheremo di capire che feeling avremo con la moto e cercheremo di migliorarlo, perché è una pista diversa e c’è bisogno di un feeling diverso con la moto”. 

Vale sul possibile ritorno di Jorge Lorenzo alla Yamaha. Nelle ultime ore al Mugello si è parlato molto del futuro del maiorchino che a margine della conferenza stampa ha comunque dato una risposta alle tante voci che riguardano la rottura con la Ducati e il suo ritorno alla casa di Iwata. Una notizia che stimola Rossi: “Dopo che ho cercato di fermare Zarco, proverò a fermare anche Lorenzo. Scherzi a parte, sono stato compagno di Jorge già per tanto tempo ed è un grandissimo pilota, sa guidare la Yamaha è molto veloce e credo che sarà dura se dovesse tornare. Però la situazione sarà molto simile a quest’anno, perché c’è Zarco che è molto forte. Quando sei alla Yamaha hai sempre dei grandi compagni di squadra o dei piloti veloci che hanno la tua stessa moto. Quindi da un lato è più difficile ma dall’altro è anche positivo perché hai emozioni più forti e puoi vedere anche il modo in cui altri piloti guidano la moto e questo può servire per migliorare”.

Il Dottore a tutto campo. Tra le tante domande rivolte al centauro pesarese, anche una riguardante Ana Carrasco e la sua leadership nel Mondiale Superspot 300: “Seguiamo Ana perché la conosciamo dalla Moto3. Lo scorso anno ha già vinto una gara e quest’anno è in testa al campionato, quindi è un gran risultato e spero che possa vincere. Riguardo a una ragazza nell’Academy, perché no? Non ci ho mai pensato, ma è aperta, non è riservata solo agli uomini”. Quanto invece al campione in carica della Moto3 Johan Mir che, malgrado manchi ancora l’ufficialità, dalla prossima affronterà il salto di categoria, Valentino ha aggiunto: “Sembra che sia l’uomo del momento, sinceramente non mi aspettavo sarebbe venuto direttamente in MotoGP perché per me è importante cercare di vincere un campionato in Moto2. Ma la MotoGP è considerata il punto di arrivo, il top, per cui per lui è molto importante arrivare prima in MotoGP che cercare di vincere un campionato in Moto2”.  Infine sull’annuncio a sopresa arrivato nelle ultime ore da Zinedine Zidane che ha deciso di lasciare il Real Madrid, Rossi ha chiosato: “È difficile da capire cosa sia accaduto perché il calcio è diverso dalla MotoGP. In MotoGP, se Zidane avesse vinto tre campionati del mondo di fila, e lui ha vinto tre Champions League di fila, la prima idea è quella di continuare con lo stesso team e la stessa moto. Però lui ha detto che questo è il momento giusto e ha detto che ha preso tutto  quello che i giocatori potevano dargli e che aveva bisogno di qualcosa di nuovo. Forse nel calcio c’è bisogno di nuove motivazioni o qualcosa di diverso”. Adesso sotto con prove libere e qualifiche, poi la gara del Mugello. 

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