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MotoGP, svelati i segreti del Dottore ad Aragon: Rossi come il mito Doohan

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Rossi and Doohan, Czech MotoGP Race 2008

Continuano a trapelare notizie sui segreti che hanno permesso a Valentino Rossi di tornare in pista a soli 24 giorni dalla frattura di tibia e perone. Peraltro, nel Gran Premio d’Aragona il Dottore ha disputato un weekend straordinario tra qualifiche e gara: 3° tempo nelle prove ufficiali e 5° posto nel GP di Aragon. Qualcosa di leggendario. Tra i segreti di Vale, l’uso del freno a pollice, che gli ha permesso di non sforzare troppo la gamba ancora in convalescenza. Un po’ come fece un altro mito del motociclismo, Mick Doohan. Il campione australiano aveva optato per una soluzione simile, dopo il terribile incidente che gli dilaniò la gamba destra nel Gran Premio d’Olanda nel 1992. Doohan quando tornò in pista fu costretto a usare un comando sul manubrio unito all’impianto frenante posteriore, una soluzione che comunque non lo limitò di molto, visto che in seguito vinse ben 5 mondiali di fila.

Ma cos’è il freno a pollice? Una novità tecnica, una nuova soluzione all’impianto frenante che ha consentito a Vale di frenare con il pollice della mano sinistra grazie una piccola leva montata sul manubrio. Per l’impianto sono stati usati anche dei nuovi dischi in carbonio, delle nuove pinze e una diversa pompa. Questo ha consentito al Dottore di staccare come sempre, senza però usare la gamba destra che ovviamente non era ancora al 100%. Una super tecnologia che mantiene due circuiti separati per azionare il freno posteriore, il classico pedale e una nuova leva per il pollice. Il resto lo ha fatto Valentino con la sua immensa classe e inimitabile forza di volontà. 

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