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MotoGP, Valentino Rossi triste per l’addio della “sua” ombrellina

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Il Motomondiale è in pausa dopo il Gran Premio di Catalogna. Squadre e piloti lavorano però in vista dell’affascinante GP d’Olanda di Assen in programma il primo luglio. Tengono banco le notizie sui test dei team e le news generali relative al “Circus” del motociclismo. Tra queste, la notizia che l’ombrellina di Valentino Rossi al Mugello 2018 dice stop. Continua a fare la modella ma ha deciso di chiudere l’esperienza con la MotoGP. Si chiama Erika Tiburzi, è originaria di Montefalco in provincia di Perugia, ha 26 anni e fa l’ombrellina da quando ne aveva 18. Mora, sguardo magnetico e curve mozzafiato, in questi anni Erika ha lavorato per i principali team del Motomondiale, in Italia e all’estero, sui più bei circuiti del mondo fino alla tappa di un paio di domeniche fa al Mugello.

Erika: “Ho chiuso in bellezza con Valentino Rossi in pole”. A far scattare la decisione della Tiburzi è stata la pole position di Valentino Rossi (65 le pole in carriera per il Dottore) al Mugello (la 7° di Vale al GP d’Italia). “Quando mi ricapita più al Mugello”, disse entusiasta Valentino dopo lo straordinario risultato sul circuito di casa. Parole che evidentemente hanno un grande significato anche per la bella modella perugina, la quale, annunciando il ritiro in un’intervista a Tuttoggi.info, dichiara: “Ho deciso di chiudere l’esperienza con la Moto GP in bellezza, in pole position con Valentino Rossi. Ho viaggiato per gli autodromi più belli del mondo fino alla tappa del Mugello lo scorso 3 giugno. L’ultima della mia carriera. La Yamaha mi ha chiesto di lavorare anche in occasione del Gran Premio di San Marino che si disputerà a Settembre all’Autodromo di Misano Adriatico ma ho deciso di fermarmi qui e non potevo concludere in un modo migliore”.

La carriera da ombrellina della Tiburzi. Erika ha lavorato con Aprilia e Yamaha e altre squadre ma rivela: “Stare accanto a lui, lì davanti, è stata un’emozione unica.  Valentino è fantastico, un ragazzo carinissimo, cordiale, e a differenza di altri piloti dà confidenza anche a noi ombrelline. Fare l’ombrellina non è però solo quei pochi minuti prima della gara ma due giorni lavorativi pieni, vissuti intensamente tra hospitality, paddock e pitlane, tra uno shooting e l’altro, prima di scendere in griglia di partenza. Si sta sempre in movimento ma si guadagna bene e ci si diverte”. Infine da Erika Tiburzi una battuta su quanto accaduto in Formula 1, dove la presenza delle ragazze in griglia  è stata ritenuta in contrasto con le norme sociali: “Io credo si tratti solo di una presa di posizione, peraltro inutile. Io sono sempre stata trattata con i guanti bianchi in tutti questi anni e non mi sono mai sentita svalutata come donna per il lavoro che ho fatto. E poi, ‘donne e motori’ quale miglior binomio?”. Come dargli torto?

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