Nazionale, Mancini è ufficialmente il nuovo tecnico: come giocherà la squadra azzurra?
2 min readRoberto Mancini sarà titolare della panchina azzurra per almeno 2 anni, l’ex Inter ha firmato un biennale con opzione per altri 2 anni. Resta da capire come giocherà la squadra
E’ arrivato anche l’annuncio ufficiale: Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della nazionale azzurra. La prima domanda che viene da chiedersi è ovviamente come giocherà la nuova nazionale di Mancini, se somiglierà all’Inter e allo zenit oppure se avrà un’impronta completamente innovativa. Mancini presumibilmente ripartirà da Mario Balotelli, che non veste l’azzurro dai Mondiali 2014, dall’amato 4-2-3-1, e dal blocco Milan: Donnarumma, Bonucci, Bonaventura, Romagnoli e Conti (quando starà bene). Largo anche ai giovani: verranno inseriti gradualmente i vari Chiesa, Bernardeschi, Pellegrini, Barella e Cristante.
Il tecnico ha affrontato la sua prima conferenza stampa in modo sereno ma determinato, ciò che serve alla nazionale per dimenticare il mondiale di Russia e ripartire alla grande: «Sono abbastanza emozionato. Diventare ct della Nazionale non capita sempre. Sono felice, orgoglioso ed emozionato. È stata la scelta giusta, ed è stata una scelta semplice, ringrazio tutti quelli che mi hanno voluto qui. Anche i miei allenatori che durante la mia carriera mi hanno aiutato nella crescita. Diventare ct è motivo di orgoglio ed è la massima aspirazione per tutti gli allenatori. Poi in una carriera ci sono vari momenti e periodi. Alleno da tanti anni, penso che sia il momento giusto. Non essere andati ai Mondiali è una cosa difficile, e allora ho pensato di poter fare qualcosa per la Nazionale. La cosa più bella è che non si deve fare il mercato, così non si parla di acquisti e cose così. L’Italia troverà sempre giocatori di qualità. Balotelli? un giocatore italiano, ci parlerò e probabilmente verrà chiamato. Vogliamo rivederlo al top, come agli Europei del 2012. Ci sono tanti giocatori che possono esserci utili. Con Pirlo abbiamo parlato, avremo l’opportunità di parlare con lui, vediamo cosa vorrà fare. Il mio rapporto con la Nazionale è stato lunghissimo, ho avuto Bearzot, Vicini e Sacchi. Non ho avuta molta fortuna è vero. Vorrei essere un ct bravo, e riportare l’Italia sul tetto d’Europa (non vinciamo l’Europeo da tantissimo). Voglio essere colui che ricostruisce e riporta la Nazionale ad alti livelli. Se l’Italia ha vinto 4 mondiali vuol dire che si può vincere anche senza allenare i giocatori ogni giorno. Anche adesso ci sono i giocatori bravi, possiamo mettere insieme una squadra ottima. Buffon? Parleremo con lui, vedremo per la partita di Torino del 4 giugno».