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Nuova strage nel Meditteraneo: 117 i dispersi

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Il primo naufragio nel Mediterraneo del 2019 è una vera e propria strage. A bordo della nave naufragata ieri al largo delle coste di Tripoli c’erano 120 persone, di cui al momento 117 risultano disperse. Solo tre quindi i superstiti, la cui testimonianza ha reso possibile ricostruire il numero esatto di profughi presenti sull’imbarcazione. Tra i dispersi anche 10 donne, di cui una incinta, e 2 bambini, di cui uno di due mesi.

Il portavoce dell’Oim, Flavio Di Giacomo, ha reso noto le informazioni dei tre superstiti, tratti in salvo dalla Marina militare italiana con due zattere e un elicottero, che hanno raccontato come l’imbarcazione dopo 11 ore di navigazione abbia cominciato ad imbarcare acqua e ad affondare e di conseguenza le persone a cadere in mare.

Inizialmente si era parlato dell’avvistamento di un gommone di cui però, non sono state trovate tracce: l`operazione, sotto il coordinamento libico, si è conclusa dopo l`intervento di un elicottero della Marina Militare italiana, che ha tratto in salvo i tre naufraghi. Altre tre persone erano state avvistate in mare apparentemente senza alcun segno di vita. 

L’elicottero della Marina ha poi trasportato i tre naufraghi, che si trovavano in “condizioni serie”, verso Lampedusa. 

“Altri morti al largo della Libia. Finché i porti europei rimarranno aperti, finché qualcuno continuerà ad aiutare i trafficanti, purtroppo gli scafisti continueranno a fare affari e a uccidere”, scrive in un tweet il ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando il nuovo naufragio al largo della Libia.

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