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Pd accelera: manovra in aula, domani si approva

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L’approvazione della legge di Bilancio in cambio del congelamento delle dimissioni. Questa è stata la proposta del presidente della Repubblica Mattarella a Matteo Renzi. Il premier dimissionario l’ha accettata e ora la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama accelera. Con una decisione presa a maggioranza, domattina nell’aula del Senato ci sarà il voto di fiducia sull’articolo 1 del Ddl di Bilancio, che contiene la manovra e così i tempi saranno molto accorciati. La prima chiama alle 13,30, l’esito attorno alle 14,30. Slitta quindi a domani la direzione del Pd sul dopo referendum, dove Renzi, nel suo intervento, confermerà comunque le sue dimissioni da premier ma non dovrebbe spingere da subito sulle elezioni anticipate. Così fanno trapelare fonti dem.

Intanto botta e risposta a distanza sui tempi del voto tra M5s e Democratici dopo che la Consulta ha fissato per il 24 gennaio la discussione sulle eccezioni di costituzionalità della legge elettorale. “Prima si vota meglio è. Basta chiacchiere e battute… Siate chiari davanti agli italiani, aspettiamo una risposta dopo la vostra direzione di domani. Le elezioni non sono un’arma, ma uno strumento democratico” E’ quanto ha scritto Beppe Grillo sul suo blog.
Al leader dei pentastellati risponde il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato: “Caro Beppe Grillo, il Pd non ha paura delle elezioni. L’ultima volta noi abbiamo preso il 40% tu il 21. A presto”. 

Oltre ai 5 Stelle anche Matteo Salvini ha espresso la volontà di arrivare al voto il prima possibile. “Il messaggio degli italiani è chiaro”. “Mi sta bene la legge elettorale che uscirà dalla sentenza della Consulta, poi alle urne” così il segretario della Lega Nord che aggiunge “le elezioni vanno fatte il prima possibile, gennaio andrebbe benissimo, per dare vita a una federazione di partiti con identità diverse, ma uniti da un programma chiaro”.

“Si apre ora una fase politica nuova, nella quale la parola deve tornare agli italiani. Perché questo avvenga occorre una legge elettorale che garantisca la governabilità e una reale corrispondenza della maggioranza parlamentare alla maggioranza popolare”. E’ quanto si legge invece in una nota di Forza Italia al termine del vertice ad Arcore con Silvio Berlusconi.

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