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Renzi accusa di incompetenza il M5s e l’Appendino replica: il segretario Dem “ha deciso di sostituirsi ai magistrati”

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In piena campagna elettorale stoccata di Matteo Renzi al M5S, accusato dal segretario Pd di “incompetenza”. “Non puoi gridare onestà e alla prova dei fatti dimostrarti incapace di risolvere i problemi – dice all’assemblea nazionale degli amministratori locali Dem citando gli esempi di Roma e Torino -. Benedetto Croce diceva che il governo onesto è quello capace. Ci sono 50 giorni per andare a vincere e voglio che il Pd si metta in campo senza paura”. “E’ l’incompetenza il nostro avversario alle elezioni 2018”, rincara la dose, all’assemblea al Lingotto di Torino.

E il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio, anch’egli nel capoluogo piemontese, replica: “Sono giorni che vedo utilizzare Roma e Torino contro di noi in campagna elettorale, anche il presidente del Consiglio è intervenuto in questa bagarre politica. Pensavo che Gentiloni avesse rispetto della sua figura istituzionale, invece è sceso nella mischia ad alimentare questa propaganda che serve soltanto per coprire le loro malefatte con le banche”.

Anche la sindaca di Torino Chiara Appendino replica al segretario del Pd, che l’ha indirettamente criticata affermando: “Renzi ha evidentemente deciso di sostituirsi ai magistrati, emettendo sentenze prima della chiusura delle indagini, proprio mentre illustri esponenti del suo partito sono sotto inchiesta per il Salone del Libro”.

Per Renzi: “La sfida è con il M5s, non con il centrodestra”  e afferma: “Se guardate i giornali gli editorialisti hanno già votato e i titolisti già deciso. Hanno letto i sondaggi e detto che ha vinto il centrodestra: si sono dimenticati di leggere la legge elettorale che per due terzi premia non le coalizioni ma il primo partito. La sfida per il primo posto alle elezioni non è tra Berlusconi e Salvini ma tra Pd e M5s. Lo dico ai moderati: l’alternativa al Pd non è il centrodestra ma il M5s”.

Punta poi sul gioco di squadra e avverte: “Ecco perché non è importante qual è il nome che va a palazzo Chigi ma che sia del Pd. E non per il Pd, ma per l’Italia”. Mentre sul centrodestra ammonisce: “Si presentano come un’alleanza solida ma è l’alleanza dello spread. Sono stati loro il governo dello spread, noi siamo dovuti intervenire per far ripartire il Paese”.

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