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Riforma del Senato: la maggioranza trova l’accordo

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Dopo aver raggiunto un accordo sulle riforme costituzionali la maggioranza, ha presentato tre emendamenti al ddl Boschi firmati da Anna Finocchiaro, i quali riguardano in primo luogo le modifiche all’articolo 2 della proposta di legge, ossia le modalità di elezione dei nuovi senatori. L’emendamento in questione dispone che i futuri senatori vengano eletti dai consigli regionali, che dovranno tenere conto delle “scelte” fatte dagli elettori al momento del voto.

Alla questione dell’elettività dei senatori si aggiungono anche le modifiche all’articolo relativo all’elezione dei giudici costituzionali, di cui tre dovranno essere nominati dalla Camera dei deputati e due dal Senato.

Il terzo emendamento presentato dalla maggioranza riguarda invece le funzioni stesse del Senato, alle quali si aggiungono il ruolo di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica, la possibilità di verificare l’impatto delle politiche dell’Unione Europea sui territori ed esprimere “pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle leggi dello Stato”.

Il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti si auspica che i tre emendamenti firmati da Anna Finocchiaro inducano la minoranza a ritirare i propri e a convergere sul testo. Al momento però le intenzioni dell’opposizione sembrano andare esattamente nella direzione opposta. La Lega Nord ha infatti presentato 82 milioni di emendamenti, di cui 200 cartacei e il resto su dvd.

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