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Russiagate. No della Casa Bianca ai documenti utili all’indagine

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La Casa Bianca si è rifiutata di fornire ai deputati che indagano sul Russiagate informazioni e documenti legati all’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, che aveva mentito al vice presidente Mike Pence dicendo di non aver mai discusso di sanzioni con l’ambasciatore russo in Usa. Le sue false dichiarazioni avevano provocato vivaci proteste tra i democratici e alla fine Flynn era stato costretto a dimettersi. Gli atti negati riguardano il nulla osta di sicurezza e pagamenti ricevuti da organizzazioni legate al governo russo e turco. Sei le richieste della commissione che indaga ma la Casa Bianca ha usato vari motivi per opporsi.

Flynn, costretto alle dimissioni 24 giorni dopo la sua nomina dopo la notizia di suoi incontri con l’ambasciatore russo a Washington, nel 2015 accettò un pagamento di 35mila dollari per partecipare ad un evento dell’emittente russa RT, controllata dal Cremlino. In un’intervista del luglio 2016, Flynn aveva però negato di aver mai preso soldi dai russi.

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