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Scontro Italia – Ue. Salvini contro Juncker: “Parlo solo con sobri”

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È ancora scontro tra Italia e Unione Europea. I due vicepremier Salvini e Di Maio, metà pomeriggio, hanno risposto ai moniti arrivati da Bruxelles in merito allo sforamento del deficit in manovra e alla conseguente reazione negativa dei mercati al Def italiano. Il vicepremier leghista se l’è presa in particolare con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che aveva ipotizzato un rischio Grecia per l’Italia: “Io parlo con persone sobrie che non fanno paragoni che non stanno nè in cielo nè in terra”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, risponde – intervistato dal programma Tagadà su La7

“In una grande famiglia non ci sono figli di serie A e figli di serie B – ha aggiunto -. Se qualcuno straparla perche’ rimpiange un’Italia precaria e impaurita, magari per poter comprare sotto costo le aziende che sono rimaste in questo Paese usando spread e mercati per intimorire qualcuno ha trovato il ministro sbagliato ed il Governo sbagliato”.

Anche Di Maio non si è sottratto a dichiarazioni contro l’Unione Europea. “A qualcuno dà fastidio che l’Italia abbia cominciato a rialzare la testa e stia attuando le promesse della campagna elettorale. Ma noi non ci fermeremo davanti alle minacce, perché queste cose le dice una Commissione che non ha neanche l’1% dei consensi dei cittadini”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, parlando della manovra, nella conferenza stampa di presentazione delle due proposte di legge di riforma costituzionale avanzate dalla maggioranza. “Questo 2,4 fa scalpore quando gli altri prima di noi hanno fatto tutto quello che volevano: ora ci criticano la manovra senza averla neppure letta, devo pensare che ci sia un pregiudizio”. Il tetto deficit-pil resta sul 2,4 per cento? “Assolutamente sì, non arretriamo di un centimetro”, ha ribadito Di Maio.

“Senz’altro siamo preoccupati per lo Spread, ma il tema è altro. Ieri a qualcuno è andato di traverso che non si era ancora alzato a 350 e nel pomeriggio i Commissari Ue e il presidente della Commissione hanno fatto dichiarazioni per creare tensioni e i mercati sono sensibili alle dichiarazioni dei commissari Ue. Ma almeno si leggessero prima il Def. Adesso lo presentiamo ma l’investitore dirà “la Commissione Ue lo ha già bocciato”. La reazione dei mercati è molto più alla reazione di questi signori che alle azioni del governo”, ha spiegato il vicepremier Di Maio.

“Facciamo un po’ di deficit per una volta, non per salvare le banche, ma per non massacrare cittadini e imprenditori. Quelli che dicevano non si può fare, oggi dicono che non si deve fare. Ma noi il deficit lo restituiremo l’anno prossimo, perché con i tagli e la crescita abbasseremo il debito”, ha sottolineato Di Maio.

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