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Sergio Mattarella: disuguaglianze: “non alzare i muri ma costruire ponti”

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“Tante nuove diseguaglianze stanno emergendo. Ma state attenti, non ci difenderemo alzando muri o creando barriere divisorie al nostro interno. Al contrario”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Meeting Cl di Rimini. “Spesso sono proprio i giovani a pagarne il prezzo più alto. Per questo occorre ricominciare a costruire ponti e percorsi di coesione e sviluppo”, ha sottolineato il Capo dello Stato.

Per Mattarella “l’egoismo non genera riscatto civile. Può dare a qualcuno l’illusione di farcela da solo, mentre altri soccombono”. “La tentazione dell’isolamento rischia di pregiudicare anche le grandi opportunità di comunicazione che la scienza ci mette a disposizione, sovvertendone la funzione. Basta pensare alla tendenza di molti di collegarsi sul web soltanto a quelli che la pensano come loro, in circuiti ristretti e chiusi” ha evidenziato il presidente della Repubblica.

Mattarella ha poi parlato anche dei fenomeni migratori. “Nessuno può augurarsi che si verifichino spostamenti migratori sempre più imponenti ma così rischia di avvenire se ci si illude di risolvere il problema con un ‘vietato l’ingresso’ e non governando il fenomeno con serietà e senso di responsabilità”. Il capo dello stato ha poi sottolineato: “Ci può soccorrere, permettendo di governarlo in sicurezza, soltanto il principio che ci si realizza con gli altri. Che vuol dire far crescere sul serio e presto la possibilità di lavoro e di benessere nei Paesi in cui le persone hanno poco o nulla, perché, in concreto, il loro benessere coincide pienamente con il nostro benessere”.

“Ci vuole umanità verso chi è perseguitato, accoglienza per chi ha bisogno e, insieme, sicurezza di rispetto delle leggi da parti di chi arriva. Occorre severità massima nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà, cooperazione con i Paesi di provenienza e di transito. Ci vuole intelligenza e visione per battere chi vuole la guerra”.

Il presidente della Repubblica ha poi ricordato: “La portata inedita delle migrazioni suscita apprensione. Si tratta di un’ansia, di una paura comprensibile, che non va sottovalutata. Ma non dobbiamo farci vincere dall’ansia e dobbiamo impedire che la paura snaturi le nostre conquiste, la nostra civiltà, i nostri valori. Quelli per i quali noi europei siamo un modello e un traguardo nel mondo. Con nostra civiltà sconfiggiamo terrorismo. Con la nostra civiltà, e senza rinunciare ad essa, sconfiggeremo anche i terroristi. Che seminano morte per tentare di cambiare i nostri cuori e le nostre menti. E’ questa – ha spiegato Mattarella – una sfida per gli Stati democratici. Ma anche per le religioni”.

“Con la nostra civiltà, e senza rinunciare ad essa, sconfiggeremo anche i terroristi. Che seminano morte per tentare di cambiare i nostri cuori e le nostre menti. E’ questa una sfida per gli Stati democratici. Ma anche per le religioni”.

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