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Serie A, Torino-Frosinone 3-2. Mazzarri vince ma si infuria con l’arbitro

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Ottava giornata di Serie A, il calcio non si ferma mai e allora il Torino riparte alla grande battendo 3-2 il Frosinone, conquistando momentaneamente il sesto posto in zona Europa League. I granata sbloccano la gara con Rincon al minuto 20 del primo tempo e raddoppiano successivamente con Baselli al minuto 46 . Il Frosinone colpito nell’orgoglio e soprattutto da una classifica impietosa, reagisce ed in 6 minuti trova il pareggio con Goldaniga al minuto 58 e subito dopo con Ciano al sessantaquattresimo della ripresa. A chiudere il match ci pensa  Berenguer con uno splendido tiro 7 minuti più tardi. Respira Mazzarri, Longo inizia invece a tremare, dopo 8 gare di campionato un solo punto ottenuto contro il Bologna il 26 Agosto, alla seconda giornata. Dopo quello 0-0, 6 sconfitte consecutive e 3 goal fatti, uno con il Genoa e due con il Toro. Non basta, a far compagnia in classifica ai ciociari quest’anno c’è il Chievo, a meno 1 in classifica per via della penalizzazione, con un impegno gravoso domenica pomeriggio a San Siro con il Milan. 12 punti per Mazzarri, va bene così, il Toro potrebbe dare di più ma per il momento può anche bastare, ad ogni modo è fuor di dubbio che sarà un campionato da metà classifica, forse da lotta per l’Europa League ma solo quando Mazzarri riuscirà a sfruttare a pieno le risorse in squadra, ovvero Zaza e Belotti, due che insieme potrebbero prendere in mano anche l’attacco della nazionale azzurra.

MAZZARRI- «Se non abbiamo segnato sei gol è colpa dell’allenatore. Adesso che abbiamo vinto, posso dirlo. Noi abbiamo i nostri difetti e lo ammetto ma gli arbitri stanno influenzando troppo le nostre partite. Io adesso sono stufo, è arrivato il momento di smetterla. Adesso abbiamo vinto e posso dirlo, se avessi perso sarei stato zitto. Noi abbiamo giocatori giovani, possiamo crescere tanto ma non possiamo essere calpestati dagli arbitri in questa maniera. Io non so cosa dire, c’è un brutto atteggiamento verso i nostri confronti. Non riesco neanche a parlare con il quarto uomo. Sul primo gol c’è stato un errore evidente: su Sirigu c’è stato un errore evidente, c’era un fallo netto su di lui e non è stato annullato. Io mi sono arrabbiato molto con i miei giocatori sul 1-0. Il Frosinone era una squadra che giocava alla morte. Dopo il vantaggio ci siamo un po’ rilassati. Questi ragazzi stanno crescendo, io devo fare da guida. Nella pausa ero arrabbiatissimo, nonostante il vantaggio, li ho ripresi nello spogliatoio e poi siamo rientrati e abbiamo segnato il secondo gol. Questa squadra sta crescendo bene, sono contento ma ci mancano tre punti per errori arbitrali e a me questo non va giù. Non voglio dare alibi ai giocatori, chiedete ai giocatori come li tratto e come li motivo tutti i giorni. Ci lavoro tutta la settimana su questo, io mi lamento di come siamo trattati dagli arbitri».

LONGO: «Devo ringraziare il pubblico granata per l’accoglienza: tornare qui mi fa sempre molto piacere. Il legame che ci accomuna è forte e mi ha fatto crescere. La partita dopo il gol di Rincon si è messa subito sui binari giusti per loro. Noi avevamo impostato bene la gara: il Toro era condizionato dal non avere spazi, potevano farlo solo con un’azione di uno contro uno. Nella prima frazione di gioco abbiamo anche sfiorato il pareggio. Nel secondo tempo, se concedi l’ennesimo errore, come abbiamo fatto, è normale che tutto diventi più complicato. Ma siamo rimasti compatti, abbiamo trovato il gol. Sappiamo che il calcio è emozione. In questo ci siamo giocati tutto a viso aperto».

 

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