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Si apre l’anno giudiziario. Cassazione: “Pm siano più riservati”

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La fuga di notizie sulle indagini in corso e il riserbo da parte delle toghe. Sono questi i temi al centro della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario, che si svolge oggi a Roma al palazzo della Cassazione alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Grande assente quest’anno l’Associazione Nazionale Magistrati in protesta col governo per il mancato impegno a riportare l’ età pensionabile dei giudici da 70 a 72 anni.

Il procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, bacchetta il fenomeno della fuga di notizie, definito “grave perché rischia di ledere il principio costituzionale di non colpevolezza”. Per questo chiede alle toghe più riserbo, ricordando il richiamo della Corte di Strasburgo ai pm, ai quali è imposta “la massima discrezione anche là dove si sia trattato di sostenere pubblicamente le ragioni e la bontà dell’attività giudiziaria svolta”. Servono “meno leggi” e più “fiducia nei magistrati”, conclude il pg.

Gli fa eco il presidente della Cassazione Giovanni Canzio che critica nel suo intervento anche le indagini “troppo lunghe” e le “distorsioni del processo mediatico” favorite anche dalla “spiccata autoreferenzialità” di alcuni magistrati. Canzio difende poi l’utilità della riforma penale e ribadisce il suo no al reato di clandestinità, pur sottolineando la necessità di un adeguato sistema repressivo contro il terrorismo internazionale. Poi sulle adozioni gay ribadisce: “La Cassazione non si sottrae, ma serve una legge”.

L’approvazione della riforma del diritto penale, in calendario in Senato, è “indifferibile”. Questo il richiamo invece del ministro della Giustizia Andrea Orlando che sottolinea le tre “emergenze” della giustizia: carceri sovraffollate, carenze di personale, tempi dei procedimenti.

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