Siria: dopo l’attacco gli Usa annunciano nuove sanzioni

Toni sempre più duri quelli americani nei confronti della Siria, verso cui potrebbero arrivare nuove sanzioni. E’ quanto ha fatto intuire il ministro del tesoro americano Steven Mnuchin, convinto che questo tipo misure “continuerà ad avere un importante effetto per impedire a chiunque di fare affari con loro”.

Intanto dopo la decisione di Mosca di chiudere la linea diretta con Washington per prevenire incidenti tra aerei russi e americani nei cieli della Siria, il Pentagono ha  esortato la Russia a riprendere i contatti sulla cosiddetta “linea rossa” tra i comandi militari che operano nel Paese, sospesi dopo il bombardamento. La “linea rossa” per Washington resta vitale per scongiurare eventuali equivoci tra i militari dei due Paesi, in particolare le forze aeree, ed evitare possibili incidenti che potrebbero sfociare in un confronto militare diretto tra Usa e Russia. Il sistema di comunicazione tra i due comandi venne stabilito alla fine del 2015, subito dopo l’intervento, il 30 settembre di due anni fa, delle truppe russe al fianco di quelle siriane.

L’Iran ha inoltre chiesto un’inchiesta internazionale sull’attacco attacco americano e sull’uso delle armi chimiche, una commissione d’inchiesta internazionale “per chiarire cosa c’è dietro il recente attacco degli Stati Uniti contro la Siria e la verità sull’uso e la provenienza delle armi chimiche usate come pretesto”. A chiederlo espressamente è stato il presidente Hassan Rohani, in un intervento riportato sul suo sito istituzionale. “La commissione d’inchiesta – aggiunge – non dovrebbe includere persone sleali e gli Stati uniti non dovrebbero dirigerla” e “la questione dell’uso di armi chimiche in Siria dovrebbe essere esaminata da paesi neutrali”. Teheran aveva definito il bombardamento Usa “un’azione unilaterale pericolosa, distruttiva”, “che viola i principi del diritto internazionale”. Così il portavoce del ministero degli Esteri, Bahram Ghasemi, citato dall’agenzia iraniana Isna. 

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