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Siria, Macron: “Assad ha usato armi chimiche”. Trump frena sui tempi. Merkel esclude una partecipazione tedesca ad un intervento militare

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“Abbiamo le prove che armi chimiche, quanto meno cloro, sono state utilizzate dal governo di Bashar al-Assad. Uno degli obiettivi in Siria è annullare le capacità di attacco chimico del regime siriano”. così Emmanuel Macron in un’intervista a Tf1. Il presidente francese ha poi sottolineato che vi saranno “delle decisioni da prendere nei tempi desiderati, quando questo sarà più utile e più efficace”.

Angela Merkel esclude una partecipazione tedesca ad un intervento militare in Siria. La cancelliera tedesca ed il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio telefonico oggi, “per confrontarsi sulla situazione internazionale”. Lo ha comunicato il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. Hanno discusso soprattutto degli attuali sviluppi in Siria, si legge in una nota, “nella comune preoccupazione per i recenti attacchi con sostanze velenose e per il rischio di un’erosione del rispetto internazionale del bando delle armi chimiche”.

Il leader dell’opposizione laburista britannica Jeremy Corbyn condanna come “vergognoso” e “immorale” qualunque uso di armi chimiche in Siria, ma dice ‘no’ ai piani di un’azione militare immediata a guida Usa, invocando piuttosto un’indagine dell’Onu e una risposta multilaterale per fermare gli orrori del conflitto siriano. “Più bombe e più uccisioni non salveranno vite umane, ma spargeranno la guerra altrove”, ammonisce Corbyn a un evento del Labour oggi a Derby.

Il leader laburista critica poi i proclami via Twitter del presidente Donald Trump e insiste nel chiedere un dibattito parlamentare prima dell’ok a una partecipazione britannica agli attacchi Usa: ok che la premier Tory Theresa May vuole invece limitarsi a quanto pare a ottenere dal consiglio dei ministri. Corbyn fu in passato oppositore inflessibile della guerra in Iraq, decisa nel 2003 dall’allora premier laburista Tony Blair contro la schiacciante opposizione popolare e sulla base di accuse rivelatesi poi false sugli arsenali di Saddam.

“Non ho mai detto quando un attacco alla Siria avrebbe avuto luogo. Potrebbe essere molto presto o non così presto! In ogni caso, gli Stati Uniti, sotto la mia amministrazione, hanno fatto un ottimo lavoro per liberare la regione dall’Isis. Dov’è il nostro ‘Grazie America?’ “. Lo scrive su twitter il presidente Usa Donald Trump.

Il presidente siriano Bashar al Assad invece è apparso sugli schermi della tv di Stato dopo un incontro ufficiale al palazzo presidenziale di Damasco, affermando che le minacce occidentali alla Siria rientrano nel piano di screditare “la lotta al terrorismo” compiuta dal governo siriano e dai suoi alleati, Russia e Iran. “Ogni volta che si compiono dei successi militari sul terreno, arrivano alcune potenze occidentali che cercano di cambiare gli eventi”, ha detto Assad citato dalla tv di Stato e dall’agenzia Sana.

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