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“Solo bianchi, solo neri” – Cartelli razzisti in un campus Usa

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Ha affisso cartelli razzisti con la scritta “Solo bianchi” e “Solo neri” per tutto il campus a cui è iscritta. E’ successo a Buffalo,  negli Stati Uniti. L’autrice del gesto, è Ashley Powell, una studentessa afroamericana di 25 anni che, dopo aver suscitato indignazione e rabbia tra i colleghi universitari, ha ammesso di aver appeso i cartelli all’ingresso dei bagni e alle fontanelle.

La giovane – che ha riportato alla mente dell’opinione pubblica gli anni della segregazione – si è difesa sostenendo che si trattava di un progetto per esprimere la sua lotta nell’essere una minoranza negli Usa e «per esporre i privilegi dei bianchi». «Soffro», ha scritto la studentessa in una lunga spiegazione postata su Facebook. «Il mio progetto artistico è un residuo della mia sofferenza. Il privilegio dei bianchi aggrava quei sintomi».

I cartelli, creati con il sostegno dei professori e dei colleghi, hanno però creato una scia di polemiche e controversia nel campus. Gli studenti hanno denunciato il progetto definendolo razzista e un crimine di odio. «Ha riaperto ferite del passato, un passato che la nostra generazione non ha mai vissuto e credo sia per questo che è stato scioccante vedere quei cartelli», ha detto Micah Oliver, presidente del Black Student Union. La polizia del campus ha già rimosso i cartelli e l’università ha confermato che facevano parte di un progetto d’arte. Non è chiaro se la studentessa dovrà affrontare azioni disciplinari.

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