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Tav: “l’analisi costi/benefici è pilotata” la denuncia di Foietta

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Nuova polemica sul progetto Tav. Questa volta a sollevarla è Paolo Foietta, commissario di governo per la Torino-Lione. Secondo lui infatti, “l’analisi costi/benefici sulla Tav decisa dal governo “è pilotata e con esito già scritto, a causa dei pregiudizi del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli.

“Il giudizio preventivo del ministro, sull’inutilità della linea ferroviaria – prosegue Foietta – non ha nessun riscontro né con i numeri più aggiornati né con le analisi su cui lavoriamo da molti anni e che dovrebbero essere lette e discusse, non mistificate”.

“È inaccettabile e da irresponsabili negare l’analogia con il ponte Morandi del vecchio traforo del Frejus. Quel traforo è inadeguato al trasporto delle merci ed è lontano da livelli di sicurezza minimi che richiede l’Europa”, afferma Foietta, replicando alle “dichiarazioni del ministro Toninelli del 3 novembre”. Per adeguare la sagoma del vecchio tunnel del Frejus, inaugurato nel 1871, alle esigenze del trasporto moderno, i lavori sono iniziati nel 2003, ma Foietta commenta: “Gli adeguamenti hanno avuto l’effetto di un cerotto sul moribondo. Il ministro dovrebbe sapere che non si possono riparare le cose che non funzionano. Un eventuale, costosissimo, rattoppo del tunnel di valico non risolverebbe i problemi strutturali che sono la ragione per cui la linea è inesorabilmente fuori mercato, per la pendenza e la massa che può trasportare”.

“Oggi sulla disastrata linea del Frejus passano solo treni corti e leggeri quando il mercato li richiede lunghi e pesanti. Per questo la linea ha perso il 70% del traffico negli ultimi 20 anni, nonostante gli inutili lavori di adeguamento alla ‘piccola’ sagoma”, ha concluso il commissario.

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