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Trump all’Onu. “Pronti a nuove sanzioni contro l’Iran”

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Il presidente americano Trump ha parlato all’Assemblea dell’Onu, attaccando l’Iran ed elogiando il suo operato e ricevendo di conseguenza delle fragorose risate. Gli Stati Uniti “sono pronti a imporre nuove sanzioni sull’Iran, che deve rimanere isolato fino a che continuerà a sostenere il terrorismo e finché le sue aggressioni continueranno” dice all’Assemblea, chiedendo a tutti i Paesi di isolare Teheran. “L’Iran – continua il presidente Usa – saccheggia risorse e diffonde il caos in Medio Oriente. E’ responsabile dei massacri nello Yemen e in Siria. Vogliamo tagliare – conclude – le esportazioni di petrolio iraniane”. Il presidente Usa ha poi avvisato il regime di Damasco: “Gli Stati Uniti risponderanno se Assad userà le armi chimiche in Siria”.

Plaude poi ai suoi successi. “Un anno fa ero qui a dirvi cosa avremmo fatto, oggi sono qui davanti a voi per parlarvi degli straordinari progressi che l’America ha fatto. In meno di due anni la mia amministrazione ha raggiunto più di quasi ogni altra amministrazione nella storia del nostro Paese”. Questa è stata dichiarazione che ha suscitato l’ilarità della platea. “Non mi aspettavo questa reazione, ma va bene lo stesso” commenta.

Nel suo discorso Trump non ha mancato di attaccare ancora la Cina. Per Trump non saranno più tollerati accordi commerciali iniqui che permettono agli Stati di acquisire vantaggi ingiusti a danno dell’America: “Non ci si potrà più prendere gioco degli Stati Uniti, non permetteremo più questi abusi. Rispetto Xi Jin-ping ma lo squilibrio commerciale con la Cina non sarà più tollerato”. Parole che seguono la reciproca guerra dei dazi tra Pechino e Washington cominciata nei giorni scorsi.

Toni distesi invece per per il leader nordcoreano Kim Jong-Un. “Ringrazio Kim per il suo coraggio – dice Trump – per gli sforzi fatti per denuclearizzare la penisola: Missili e razzi non volano più in tutte le direzioni, i test nucleari sono finiti e alcune strutture militari sono già state smantellate”, ha detto Trump, che ha però sottolineato come “le sanzioni (verso Pyongyang, ndr) rimarranno in piedi fino alla fine del processo di denuclearizzazione”.

“La libertà sopravvive solo in paesi dove regna la sovranità e l’indipendenza” sottolinea. “L’America chiede solo di rispettare la sua sovranità” aggiungendo: “Noi crediamo nell’indipendenza e nella cooperazione”.

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